Killswitch Engage intervista ad Adam Dutkiewicz

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Il 2012 è stato un anno a dir poco movimentato per i Killswitch Engage, che hanno subito l’abbandono di Howard Jones a causa di problemi seri di salute. Avvicendamento che ha visto, però, il ritorno di Jesse Leach, ovvero il primo cantante della band. Un cambio di line up che ha sicuramente fatto bene alla creatività della band, come conferma il chitarrista Adam Dutkiewiczsiamo molto entusiasti del nuovo album, il risultato è semplicemente meraviglioso!”.

Adam, gli anni scorsi tu e Jesse avete lavorato per il vostro progetto “Times of Grace”. Quanto e come ha influito questa collaborazione per il suo ritorno nella band?
In realtà non ha influito per nulla, è un progetto a se stante. Mi sono sempre trovato bene a lavorare con Jesse, tanto che prima di aprire le audizioni per il nuovo cantante gli avevo lanciato l’idea di tornare, ricevendo però un rifiuto.

Un rifiuto?
Sì, inizialmente non era convinto. Fortunatamente, mentre erano in corso le audizioni, è tornato sui suoi passi, si è presentato e ha fatto una prova convincente. Il resto è storia (ride)

Ascoltando “Disarm The Discent”, l’impressione è che il sound sia molto più duro e schietto del precedente. Come la vedi?
Diciamo che più che altro ho avuto l’esigenza di scrivere un album molto più aggressivo e con maggior mordente. Il nostro disco precedente mi aveva lasciato piuttosto insoddisfatto, mentre in questo sono riuscito a mettere tutto ciò che volevo, musicalmente parlando, e Jesse ha saputo dare ai pezzi la sua impronta.

Quindi avete scelto volutamente di tornare alle origini?
Non è che abbiamo scelto, è stato un processo naturale. Non cerchiamo mai di cambiare la nostra musica perché non vogliamo snaturarci. E poi, come ho già detto, la voce di Jesse regala quel quid in più alle nostre canzoni!

La lavorazione di “Disarm The Discent” è stata molto sentita dagli statunitensi, in quanto è stato completamente autoprodotto dagli stessi “E’ bellissimo quando sei tu a produrre la tua stessa musica. Mi sono già cimentato nella produzione di altri artisti, ma questa è tutta un’altra cosa. Ci fa sentire molto più sicuri di noi, a nostro agio, e ci consente di affermare in modo ottimale la nostra identità di band.”

Per quanto riguarda il futuro, Adam non ha dubbi: ha intenzione di rimanere in tour il più possibile “sono al settimo cielo per questo nuovo ciclo di concerti. E’ come se fossimo rinati. Sono proprio contento, anche della resa live! E’ un album molto bello da suonare, e speriamo di avere la possibilità di farlo ascoltare a più gente possibile, perché spacca davvero

Claudia Falzone

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