Abbiamo incontrato il frontman dei Dommin in un hotel di Milano a dicembre. Ora è il momento di mostrarvi quanto Kristofer ci ha raccontato in merito al nuovo album della sua band “Love Is Gone”. Ecco in due parti il resoconto video della nostra chiacchierata.
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Kristofer è entusiasta anche se il suo fare pacato e rilassato può tradire al primo impatto. Una personalità forte e definita, sicuramente poco scontata e molto appariscente: “Sono felicissimo del nuovo disco, faremo un tour insieme ai Lacuna Coil e passeremo anche in Italia a portarvi il nostro dark rock. Perché dark? E’ rock ma con un contenuto e un’attitudine dark. Affronto nelle mie canzoni avvenimenti e accadimenti anche tragici che hanno segnato la mia esistenza, tuttavia lo faccio per mostrare come queste cose possono dare una grande carica, renderti più forte e farti affrontare meglio la vita.”
Kris sa bene come i fans e gli ascoltatori percepiscono la sua proposta: “La nostra musica è dark ma non è depressa, è una sorta di messaggio di speranza e di comprensione che arriva ai fans. In tanti mi scrivono o mi avvicinano ai concerti dicendomi ehi la tua musica mi ha aiutato a superare momenti terribili come il divorzio, la galera, la fine di una relazione importante. Non si sentono soli, trovano nella nostra musica delle canzoni che parlano per loro, che non li abbandonano nel momento di tristezza e solitudine. Questi pezzi sono per gli amanti della buona musica rock, per chi apprezza le melodie, non abbiamo un ascoltatore tipo, ma quelli che vengono ai concerti dei Dommin sono persone spesso opposte tra loro: la cosa che mi succede più spesso è vedere il fidanzato di una ragazza che viene a dirmi che è stato trascinato allo show dalla sua compagna…e nella maggior parte dei casi il tipo è un fan dell’hardcore o comunque di generi durissimi, che però si complimenta e dice che ha apprezzato il nostro spettacolo.”
Ma cosa desidera per la sua band Kristofer? Dopo tutto questo è solo il disco di debutto, anche se non sembra: “E’ buffo pensarlo, sono praticamente dieci anni che siamo in giro! Mi piacerebbe molto lasciare delle canzoni che durino nel tempo, che superino il test degli anni, qualcosa che la gente possa trovare piacevole da ascoltare anche tra uno o due decenni. Pensa che quand’ero piccolo mio padre e mio fratello maggiore ascoltavano Kiss e AC/DC a manetta, e questi sono gruppi che sono durati e sopravvissuti al trascorrere del tempo! Poi io sono cresciuto diversamente e ho trovato in Type O Negative, Danzig, Depeche Mode, Rammstein le band che mi hanno maggiormente influenzato. Anche lo stile di canto di interpreti quali Elvis Presley, Frank Sinatra o Dean Martin mi ha segnato, ho provato a trasporre in studio di registrazione anche queste influenze…”
E infine un pensiero alla MySpace Generation: “Noi senza MySpace non saremmo esistiti, MS mi ha permesso di trovare un sacco di date e posti in cui suonare senza spendere una lira, rimanendo seduto di fronte al mio pc. MySpace è una delle cose migliori della rete, ovviamente il download illegale è la parte negativa dell’affaire Internet. È un disastro per le band giovani o emergenti, una volta si riusciva a vivere dignitosamente anche senza essere una top band, oggi se non sei una band enormemente famosa te la passi male perché i dischi non li compra più nessuno. Certo la possibilità di ascoltare i pezzi prima di acquistare eventualmente un disco è un bel vantaggio, quante volte vi è capitato di apprezzare davvero solo uno o un paio di pezzi su un album di dieci? Tutto questo deve anche spronare i gruppi stessi a produrre musica di qualità e comporre cose di livello più alto…insomma ci sono anche aspetti positivi, ma per molti versi il file sharing non è una cosa buona…alla fine è anche un problema di morale degli stessi fans: bisogna cominciare a valutare un po’ di più il lavoro dei musicisti che ti fanno appassionare, che ti fanno provare emozioni, scaricare musica illegalmente è conveniente, ma è come rubare vestiti o scarpe, è un reato…”