Abbiamo scambiato due chiacchiere con il vocalist Kristopher (Max Cargos), che tra Humor nero e cinismo, ci ha parlato del presente della band. Buona lettura.
Ciao Ragazzi! Siete ancora in tour in questo momento?
No. Siamo tornati in Norvegia, davvero annoiati dalla routine di tutti i giorni. Davvero non vediamo l’ora di ripartire in giro per il mondo.
Che tipo di musica pensate di aver inciso su questo disco?
Musica gravida di emozioni.
Fondamentalmente, vogliamo ancora scuotere la gente, ma mostrando anche il nostro dolore. Non per sfogarci, ma perchè è figo.
Che differenze ci sono tra “Norwegian Jesus” e “Just Quit Trying”?
Quello recente è più devastante e massiccio. La gente magari non se l’aspettava, ma è come se avessimo creato un mostro.
Come mai questa ristampa dopo due anni?
Grazie a quei simpaticoni della Rodeostar che hanno voluto lanciare “Just quit trying” in tutto il mondo (prima era distribuito solo in Norvegia) prima di darci al nuovo materiale. È una scelta intelligente, E ne siamo soddisfatti.
Che musica ascoltate nel tour bus?
Molta roba della nostra patria come “Blue Ray er digg ass”, “Knull meg, sa fatter’n” e altre grandi realtà di Oslo. Anche se in realtà spesso cerchiamo semplicemente di riposarci, indi di musica solitamente ne troveresti poca. Oltretutto c’è poco spazio persino per scopare coi letti a castello!
Cosa successe al Fuck For Forest di un paio di anni fa?
Era un concerto pacifico per l’ambiente, due ragazzi salirono sul palco e iniziarono a far le loro cose mentre suonavamo noi. Fummo arrestati , pagammo una bella multa e non ci fecero suonare ad altri festival per due anni.
Quale grande cambiamento hai notato nell’industria della musica?
L’uso dei compact disc.
Come mai “To Hell We Will Be Damned ” è una compilation di live?
Semplicemente perchè ne avevamo registrati due, non si tratta di un best of del tour.
Cosa vi attende nel futuro prossimo, evoluzioni nel sound?
Stiamo lavorando alla realizzazione del nuovo disco, così finalmente potremmo partire in tour per restarci un bel pezzo. Ce ne frega veramente poco di ciò che la gente penserà di noi, sarà un decennio folle. Se avremmo voglia di suonare un disco con sola armonica a bocca mentre percuotiamo feti abortiti con patate surgelate, sarà ciò che faremo. Finchè a noi (cinque uomini disillusi e malati di cancro) farà star bene e suonerà tale, noi lo registreremo.
Kristopher ,so che lavori a show televisivi in patria come “XLTV” e “Team Antonsen”. Vocazione o malizia?
Denaro facile, me l’ha ordinato il dottore.
Grazie a Federico Francesco Falco