È disponibile in digitale, cd e vinile (in edizione limitata a 999 copie) “Sulle ali di un sogno”, il nuovo album, con cui Le Orme tornano sulla scena a due anni dall’ultimo “Classicorme”. Undici tracce, tra cui due inediti – “La danza di primavera” e “Un altro cielo”, ballata adattata alle note della famosa “Aria sulla IV corda” di J. S. Bach – per un viaggio musicale attraverso la rivisitazione di alcuni dei più grandi capolavori della band leggenda del prog italiano.
Registrato nelle colline venete di Bassano del Grappa, il disco nasce dal lavoro congiunto di Sony e Inside Out (etichetta tedesca specializzata in ambito prog rock) e dall’idea di celebrare musicalmente Michi Dei Rossi, batterista storico de Le Orme, che quest’anno festeggia il suo settantesimo compleanno. A lui l’onore di selezionare le canzoni, con cui raccontare il percorso di un gruppo che, in cinquant’anni di carriera, ha fatto la storia del genere, in Italia e all’estero.
“Per questo progetto ho sentito il bisogno di ritornare alle origini – afferma Michi Dei Rossi, che ha curato anche la produzione artistica del disco – a un suono pulito, come si usava una volta, quando tutti gli strumenti si sentivano in modo chiaro e distinto. Siamo ritornati ai suoni di allora, ma con un occhio attento alla tecnologia di oggi, per un disco che vede al suo interno i generi musicali che più mi appartengono, che hanno segnato da oltre cinquant’anni la mia carriera di musicista e che continueranno a segnarla finché avrò la forza di salire su un palcoscenico. Nel disco troverete un mélange di musica classica, lirica, rock e prog con adattamenti e arrangiamenti particolari ed emozionali scaturiti dalla mia grande passione e dal mio amore per la Musica”.
Si parte da “Estratto da Collage”, con il suo riferimento al tema della “Sonata K380” di Scarlatti, dall’album del ’71, “Collage”, per passare attraverso “Notturno” (“Contrappunti”, 1974), il capolavoro “Amico di ieri”(Smogmagica, 1975), “un pezzo nato in una situazione particolare – racconta Michi Dei Rossi –. Eravamo a Los Angeles, nella casa che fu di Rodolfo Valentino, una villa vittoriana meravigliosa, inizialmente appartenuta agli Stainway, a un certo punto arriva una signora, che ci bussa e ci dice: “Scusate, c’è mio marito che sta scrivendo il “King Kong”, voi fate baccano e lui non riesce a scrivere”. Ci siamo scusati e ci siamo messi da un’altra parte, creando una sala prove insonorizzata con materassi eccetera. Morale della favola, Aldo (Tagliapietra) è rimasto a dormire lì, ma non dormì niente, perché c’era un vento fortissimo che lo disturbava, così quella notte scrisse “Amico di Ieri” e il vento di Santa Ana, che un tempo portava i pionieri verso ovest, era diventato poi una rovina per la città”.
E ancora, “Verità Nascoste” dall’omonimo LP del ’76, come “Canzone d’amore”, fino a “Preludi”, “La via della seta” e la premonitrice “Sulle ali di un sogno”, tutti pezzi tratti dall’ultimo disco di inediti “Classicorme” del 2017. “Ho messo i brani che più mi piacevano, quelli con cui mi diverto ancora, dopo tanti anni a suonare sul palco e mi danno emozioni – spiega Dei Rossi a proposito dell’assenza di brani appartenenti al periodo 1977-2017 –. Della trilogia non ho trovato niente che potesse essere adatto a questo progetto e poi dovevano essere quaranta minuti, fosse stato un doppio avrei scelto “Vedi Amsterdam”, un brano che adoro e dal vivo viene benissimo, ma anche tanti altri, ma non ci stavano dentro”.
Suonato da Le Orme nella formazione composta da Michi Dei Rossi (batteria, percussioni e glockenspiel), Michele Bon (organo Hammond C3, piano, synth e tastiere) e Alessio Trapella (voce, basso e contrabbasso), il disco vede anche importanti collaborazioni. In primis il violinista dei King Crimson, David Cross, già ospite fisso de Le Orme nel tour italiano della scorsa primavera, che qui suona in “Preludio”, “Gioco di bimba”, “Notturno”, “La via della seta”, “Verità Nascoste” e “Amico di ieri”. Alla voce in “La via della seta”, invece, troviamo Eero Lasorla, tenore finlandese allievo del Conservatorio Santa Cecilia di Roma, già presente nell’album “Classicorme” del 2017; mentre le chitarre elettrica, classiche e acustiche a 12 corde del disco portano la firma di Ivan Geronazzo, che parteciperà anche al “Tour Live 2019”.
A completare il quadro, poi, una collaborazione per certi versi sorprendente, ma che in realtà si distingue per la grande naturalezza con cui è stata pensata e realizzata, quella con Francesca Michielin alla voce in “Gioco di bimba”, un brano tratto dal disco del’72 “Uomo di pezza”, e a cui la giovane cantautrice è così affezionata da averlo inserito più volte nelle scalette dei suoi concerti.
“L’interpretazione che ho sentito nei suoi concerti mi ha emozionato moltissimo – confessa Michi Dei Rossi –. Il testo è molto particolare e il personaggio del testo è una donna veramente pura, che poi sapete cosa le succede, anche oggi ne succede una ogni giorno, e nella Michielin ho visto quest’anima pura, questa voce pura, mi sembrava quasi la protagonista della canzone e mi sono veramente emozionato. Così ho pensato che se avessimo deciso di reinterpretare la canzone avrei chiamato lei, che ha accettato con tanta voglia di suonare, addirittura mi ha detto: “Quando suonate vengo, così faccio con voi “La porta chiusa””. Lei è cresciuta con la nostra musica, i suoi genitori sono fan de Le Orme, io non lo sapevo, ma probabilmente quando era piccola la mamma le suonava “Gioco di bimba” e si è sentito da come la canta ci mette l’anima ed è una cosa meravigliosa”.
Un bel connubio generazionale, per un disco che, come accennato, contiene anche due inediti “La danza di primavera” – “un pezzo prog a tutti gli effetti, con tempi composti, dispari, un ¾ dove la batteria suona in quattro, quindi, più prog di questo. Il testo parla di speranza” – e “Un altro cielo”, ballad cesellata sull’“Aria sulla IV corda” di J. S. Bach. “L’hanno rifatta in tutte le salse, ma siccome quell’Aria è meravigliosa ho pensato: ma perché non facciamo una ballata, però con la stessa melodia? E così abbiamo fatto. Entrambi questi inediti erano destinati al Festival di Sanremo di tre anni fa, ma naturalmente li hanno bocciati”.
Altra illustre collaborazione per questo progetto è quella con il maestro Marco Nereo Rotelli, artista contemporaneo famoso in tutto il mondo per le sue installazioni luminose, che ha ideato e realizzato la copertina dell’album.
Nessun segnale, anche soltanto di una possibile benedizione del progetto, da parte degli ex Giampiero Reverberi, “assolutamente il quarto de Le Orme. Lo avrei voluto in questo disco e l’ho interpellato, ma ha declinato per problemi di salute. Per quanto riguarda gli altri, io leggo le interviste del signor Tagliapietra e dice ancora che il problema tra me e lui è insanabile, come posso io chiamarlo e dirgli quel che sto facendo e cosa ne pensa. Tony Pagliuca l’ho chiamato, ho chiamato anche Tolo (Marton) per venire in studio, perché avevo l’idea di un 45 giri, no? Due brani, uno improvvisato, come abbiamo fatto per una vita, ma mi hanno detto di no. A me sarebbe piaciuto averli tutti e tre nel disco , ma non c’è stato verso – confessa dei Rossi –. Ho anche tentato di riunire la band per il quarantennale, anni fa, e purtroppo loro hanno rifiutato anche solo di fare tre concerti, uno al nord, uno al centro e uno al sud. Io ero disposto a farlo anche gratis, per i fan, che se lo meritano, ma niente, da un lato per i soldi, che secondo loro erano pochi e poi perché ce l’hanno con me, hanno rifiutato”.
Detto ciò, il tour a supporto di questo progetto, partito venerdì 15 marzo, porterà Le Orme in giro per l’Italia con una serie di otto date e una scaletta che ai pezzi del disco, accosterà una sezione tutta dedicata ai grandi successi della band.
Tour Live 2019:
Venerdì 15 marzo – Teatro Giardino – Breno (BS);
Sabato 16 marzo – Teatro Miotto – Spilimbergo (PN);
Giovedì 21 marzo – Teatro Tognazzi – Velletri (RM);
Sabato 23 marzo – Teatro Sybaris – Castrovillari (CS);
Sabato 30 marzo – Teatro Europa – Ragliamento di Po (RO);
Venerdì 5 aprile – Teatro Comunale – Casalmaggiore (CR);
Sabato 6 aprile – Teatro San Domenico – Crema;
Sabato 13 aprile – Teatro Comunale – Vercelli.