“D’Altro Canto” è l’album d’esordio del giovane tenore e pianista Matteo Macchioni, ex concorrente del talent show “Amici” che, per le sue caratteristiche artistiche, si è sempre distinto dal resto degli aspiranti cantanti del programma di Maria De Filippi. Il fatto di essere un tenore lo differenziava da tutti, e anche oggi Matteo spinge su questa sua caratteristica (ha avuto un ruolo da protagonista nell’opera “Elisir d’Amore” al Teatro Verdi di Salerno), pur non dimenticando il pop. Così, “D’Altro Canto” ha una doppia anima: propone 9 brani inediti, 2 arie d’opera e un brano solo piano, in cui Matteo mette in luce anche le sue capacità al pianoforte. All’album hanno collaborato numerosi artisti di talento a cominciare da Pacifico, Tricarico, Ferdinando Arnò, e anche un altro ‘amico’, Pierdavide Carone.
Non hai voluto scegliere tra pop e lirica…
No, perché sono diviso in due parti speculari: mi sono diplomato in pianoforte al conservatorio e ho sempre studiato canto lirico; al pop mi sono avvicinato in maniera diversa e lo sto studiando da poco tempo. Ogni giorno, comunque, mi dedico alla lirica, che non abbandonerò mai perché sono un cantante lirico: sto però cercando di essere anche convincente nel pop. Con questo disco ho cercato di esprimere la mia unicità.
Come è iniziata la tua passione per la musica?
Tutto è nato da Babbo Natale: rompevo le sedie per ‘suonarle’, tenevo il ritmo con le pentole e con le penne, e così un Natale mi venne regalata la batteria. Finita la terza media mio padre mi fece scegliere tra il motorino (per muoversi a Sassuolo era importante) e il conservatorio, che era a Reggio Emilia: scelsi il secondo, ed è stato un vero impegno frequentarlo. Inoltre, ho fatto parte di una cover band come cantante e tastierista, facendo una bella gavetta.
Poi è arrivato “Amici”: come valuti oggi questa esperienza?
Ringrazio moltissimo Maria De Filippi che ha creduto nell’idea di inserire il canto lirico nel talent, scelta che il pubblico ha dimostrato di apprezzare. “Amici” mi ha costretto a fare un passo in direzione del pop, facendomi scoprire un percorso che ho approfondito in quest’ultimo anno e che per me è, a tutt’oggi, in continua evoluzione.
Per il tuo cd hanno scritto autori affermati: ti piacerebbe scrivere in prima persona le tue canzoni?
Scrivo già qualcosa, se ci saranno altri album mi piacerebbe inserire brani miei. Per questo disco abbiamo fatto una scelta diversa. Ringrazio in maniera speciale Caterina Caselli e tutte le persone che hanno lavorato a questo progetto perché mi hanno insegnato molto. Per il futuro vedremo… Per ora sono solo un esordiente.
Oggi cosa dice tuo padre, dopo averti iscritto al conservatorio lasciandoti però senza motorino?
Usa le parole che pare siano state dette anche dal padre di Zucchero: in dialetto emiliano, speròm che la düra.
Francesca Binfarè
Disco bellissimo,brani unici x una voce unica. GRANDE MATTEO…..e durerà tranquillo! ^_^