Mogol, Audio2 (Press Conference)

Occasione incredibile quella colta nella giornata odierna: una conferenza stampa di uno degli uomini più importanti nella storia della musica italiana insieme a un duo di valore per presentare il nuovo progetto MogolAudio2. In una sala riunioni colma di attesa ecco il resoconto di un incontro davvero speciale.

Si ringrazia Federica Moretti per l’indispensabile collaborazione.

6 maggio 2009

Audio2 e Mogol in conferenza

 

(Mogol) “Come ho già avuto modo di dire, questa è la storia di un disco che non pensavo di scrivere. Non avevo mai preso in considerazione questa possibile collaborazione, anzi inizialmente, e mi perdoneranno gli Audio2, avevo anche rifiutato questa ipotesi. Tuttavia un giorno la sorella gemella di mia moglie mi ha fatto ascoltare mentre guidavo un misterioso cd, cantato in finto inglese…e dato che il valore della musica bella mi conquista irresistibilmente, sono rimasto da subito colpito da quanto sentito. Il resto è venuto da sé, quando mi siedo per scrivere un testo la mia mente è un foglio bianco. Io ascolto la musica e mi lascio suggerire il testo dalle note stesse, tutto fluisce spontaneamente perché per me fare questo è un piacere, non provo mai angoscia o affanno, con queste emozioni non si combina nulla, bisogna invece ricercare la gioia di fare questo esercizio partendo appunto dalla musica.

Crediti foto Luca Babini

Con gli Audio2 mi sono trovato subito bene e a mio agio nello scrivere, rispetto a un tempo il mio modo di lavorare è cambiato: una volta avevo davanti a me una persona che suonava la chitarra, che mi ripeteva i passaggi e io ero sicuro che il risultato finale del pezzo sarebbe stato quello che avevo sentito io durante la stesura del testo. Oggi invece  il sistema è diverso e il feeling finale del testo può cambiare completamente dato che l’arrangiamento va a modificarsi in fase di produzione. Invece con loro non ho avuto nessun problema, abbiamo fatto tutto anche in poco tempo a dire il vero, con grande naturalezza, grande coinvolgimento ed emozione.

Le prime reazioni sono buone e questo ci fa piacere oltre a gratificarci, decidere di produrre un lavoro simile basato solamente sulla qualità delle canzoni oggi è un rischio. Francesco ed Ernesto Migliacci insieme agli Audio2 hanno arrangiato tutto il lavoro, sono stati eccezionali, è stata eroica invece la Carosello (etichetta discografica, ndr) nel puntare così tanto sul nostro disco. Oggigiorno è più facile sbancare il casinò che fare centro con i dischi, al casinò hai il 50% di possibilità che esca il rosso e il 50% che esca il nero, le possibilità che un disco che punta a far ascoltare musica di qualità sono forse del 2, 3 per cento!

Crediti foto Luca Babini

Spiegare cosa intendo quando dico che questi brani sono “canzoni di ieri scritte oggi” non è facile, lascio a voi che conoscete bene la musica degli anni settanta l’interpretazione. Chi conosce bene Battisti, che era veramente l’artista degli artisti almeno in Europa all’epoca, non farà fatica a capire a cosa mi riferisco con la frase di prima, questi pezzi sono di grande valore se confrontati con la proposta attuale di musica leggera italiana, non sono vetusti, sono arrangiati in maniera attuale e moderna ma richiamano un periodo in cui la musica era tutt’altro che superficiale e si basava sulla qualità delle composizioni, un periodo in cui la musica leggera era la voce della cultura popolare. La cultura popolare è importantissima, è il veicolo, anzi l’unico modo per far evolvere un popolo, oggi invece sta morendo tutto, la situazione è gravissima a qualsiasi livello ma nella musica è particolarmente grave. Credetemi vale la pena essere artisti indipendentemente dal successo, però è triste vedere che i più bravi non riescano ad avere possibilità. Non esiste la meritocrazia, ora si passa dagli show televisivi per fare successo anziché dalle scuole di musica. Io stesso sono presidente di una scuola che in sedici anni ha diplomato più di 1.500 allievi, abbiamo fatto e facciamo un lavoro enorme, in silenzio, gli applausi che riceviamo non sono quelli dei telespettatori di qualche programma televisivo ma quelli dei nostri ragazzi che sono grati per quanto gli abbiamo insegnato. Il problema più grosso è che oramai la promozione non esiste più, le stesse radio sono oramai aziende e devono guardare i bilanci, una volta i dj stessi si appassionavano a nomi nuovi, realtà sconosciute che venivano passate in radio, ora è difficilissimo avere un passaggio solo anche se si tratta di artisti ottimi. Senza promozione si vanifica lavoro e si perdono molti talenti, persone che lavorano duro e che studiano per migliorarsi di continuo, gli artisti si costruiscono non si scoprono! Ora la realtà dei fatti è che le scuole di musica televisive sono nate in funzione dello spettacolo, si guarda all’immagine più che alle qualità canore, invece ognuno dovrebbe fare il proprio lavoro: gli show dovrebbero presentare artisti preparati da chi ha scuole di musica lontano dai riflettori. Già quindici anni fa dissi che la musica era agonizzante, purtroppo la situazione non è per nulla migliorata da allora.

Sono un istintivo, mi piace l’avventura e l’ebbrezza della scoperta, non faccio programmi a lunga scadenza. Vivo il momento, cerco di spiegarvi con un aforisma questo mio modo di vivere: flettersi al destino potrebbe servire a rabbonirlo. E’ inutile programmare, stabilire e preventivare, bisogna seguire ciò che succede con entusiasmo. Detto questo non posso negare che questo sodalizio artistico con gli Audio2 nasce e si sviluppa con la voglia di proseguire e di non fermarsi a un solo disco.”

Crediti foto Luca Babini

(Audio2) “L’anima Battistiana ci accompagna oramai da anni, è una nostra caratteristica è vero, ma da un lato è ovvio che sia così: Lucio e Giulio Mogol sono l’anima nazionale della musica, tutti quelli che sono venuti dopo sono rimasti influenzati per forza da queste canzoni storiche. Noi abbiamo una stima totale e incondizionata per Giulio, lavorare insieme a chi ha scritto le canzoni più belle d’Italia negli ultimi cinquant’anni per noi è stata un’emozione incredibile. La sintonia è stata immediata e naturale, se pensiamo ora a come è nato tutto questo progetto è quasi buffo ricordarlo, noi non sapevamo nemmeno che Migliacci fosse il cognato di Mogol, è da lui che è partito tutto.

Fare un progetto di questo tipo insieme a Mogol rappresentava anche un azzardo, perché sicuramente si rischiava che le prime reazioni fossero indirizzate verso una celebrazione che avesse come unico scopo un’operazione nostalgia, che si distogliesse per un attimo l’attenzione dalle canzoni per puntare alla mera speculazione. Ciò non è avvenuto ed è una grossa vittoria per noi, in quanto questo è un progetto sentito sul serio da tutti quelli che hanno collaborato a questo disco. La qualità è al primo posto di ogni aspetto che si possa considerare analizzando il cd, anche a vedere la lista dei musicisti impegnati del progetto si ha un ulteriore conferma di questo, su tutti Phil Palmer che ha suonato le chitarre acustiche ed elettriche ed in passato ha collaborato con Dire Straits, Eric Clapton, Tina Turner e un sacco di altri nomi enormi. Oltretutto questo disco sarà il primo della Carosello Records a basso impatto ambientale, è tutto biodegradabile…”
(Mogol) “…quindi se volete potete pure buttarlo via senza fare danni all’ambiente!”

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