Mondo Marcio presenta Nella bocca della Tigre, il nuovo album

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Mondo Marcio prende il coraggio a quattro mani e si getta Nella bocca della Tigre. Più nello specifico di quella di Cremona, alias Mina, la quale ha prestato numerosi sample di suoi storici brani al rapper milanese, che li ha utilizzati per costruirci un concept album intitolato, per l’appunto, “Nella bocca della Tigre”, in uscita il 15 aprile per Mondo Records e Universal. “Mina è ciò che rende magico questo disco, ma la spina dorsale è il messaggio di queste canzoni, la storia di un ragazzo che ce la vuole fare nonostante tutto e che ce la fa. Un ragazzo che si costruisce da sé il suo lieto fine“, racconta Gian Marco Marcello.

Insomma, un messaggio in controtendenza in questi tempi non propriamente rosei. Ma d’altronde, prosegue il rapper: “In Italia c’è ancora la percezione che il rap sia roba da ragazzini, mentre negli USA, al di là dei fenomeni supercommerciali, è considerato the Voice of the Voiceless. Tanti dei miei rapper americani preferiti raccontano storie di ragazzi che ce la fanno nonostante le difficoltà, un po’ come è stato per me, e penso che sia un bel messaggio da dare oggi in Italia, dove sembra che sia tutto finito e invece non è così“. Non è tutto finito ma qualcuno si impegna perché finisca veramente, verrebbe da aggiungere. “Sì, chi è al potere oggi toglie fondi all’istruzione, toglie fondi alla ricerca, toglie i soldi ai piccoli imprenditori. La politica in Italia è una recita, come spiego anche in «La fiera della vanità». Anche per questo gli artisti hanno il dovere di ispirare le persone“.

Un concept album, quindi, ma anche un’operazione musicale davvero unica. Ecco come Mondo Marcio è arrivato a Mina. “Volevo fare qualcosa di diverso, perché ultimamente mi sembra di sentire sempre le stesse cose, e stavo lavorando ad alcuni provini per nuove canzoni. In una di queste ho messo un sample di «Un bacio è troppo poco» e quasi per gioco l’ho mandata a Mina, che ha una lunga storia in fatto di rifiuti. Invece dopo pochi giorni mi chiama un numero sconosciuto, rispondo e sento questa voce che come se fosse normalissimo mi dice: Ciao, sono la Mina. Era lei, mi ha detto che il brano le era piaciuto e che aveva apprezzato il fatto che fosse innovativo e non fosse la classica furbata per cercare di cavalcare il successo di un brano famoso. Così mi ha proposto di farne altri, senza che però all’inizio ci fosse un progetto ben definito“.

Insomma, cose che non capitano tutti i giorni. Ma verrebbe da pensare che Mina abbia imposto a Marcio tutta una serie di paletti. Invece no: “Lei si è fidata e quando le ho fatto ascoltare gli altri brani non mi ha chiesto di cambiare niente, non ha minimamente toccato la produzione, che è tutta mia“. Il risultato è un disco completo e complesso, che sembra segnare un passo avanti nella carriera del rapper. “Una persona che mi conosce molto bene dice che prima di questo disco lo stile di Mondo Marcio le era molto chiaro. Ma questo disco è il primo in cui c’è più Gian Marco che Mondo Marcio“. E tra pochi giorni, uscito vivo dalla bocca della Tigre, Gian Marco si darà in pasto al pubblico con l’arrivo nei negozi del disco, anticipato in questi giorni dal singolo “A denti stretti”. Consapevole che magari non sarà facile (“Non puoi pretendere che la gente capisca subito“), ma senza paura alcuna.

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