Noemi presenta il brano sanremese “La borsa di una donna” e il nuovo album “Cuore d’artista”

noemi-sanremo-2016-la-borsa-di-una-donna-nuovo-album-cuore-dartistaSarà un Sanremo bellissimo, perché sarà un Sanremo tra amici. È il mio quarto, quindi conosco le dinamiche, ma soprattutto sono molto contenta di questo pezzo e del disco, credo di aver fatto un buon lavoro”. È entusiasta Noemi nel presentare alla stampa il suo nuovo album, “Cuore d’artista”, in uscita il 12 febbraio 2016, e il singolo che lo anticipa, “La borsa di una donna”, con cui metterà la firma sul poker di presenze sanremesi. “Il testo mi ha colpita sin dal primo ascolto”, spiega Veronica Scopelliti (questo il nome dell’artista all’anagrafe) sulla scelta della canzone scritta da Marco Masini, Adami e Iammarino per Sanremo, “descrive le donne in maniera molto trasparente, ironica, realistica, mai cattiva. Una donna che è madre, lavoratrice, attiva nella comunità, anche politica, nonostante si parli ancora di quote rosa. Sono contenta di essere stata scelta da Marco, che aveva questo pezzo da un po’ nel suo borsello e che credo volesse cantare lui inizialmente, ma poi forse ha pensato che un testo del genere affidato a una donna avrebbe avuto più forza. Sono fortunata, perché ho dovuto spesso affrontare pezzi tosti, come questo, che è una coccarda che mi metto al petto, perché essere scelta per cantare una canzone del genere alle donne è una bella sfida. L’arrangiamento, poi, l’ha fatto Celso Valli ed è molto bello, gli archi non sono scontati, sono molto misurati e danno al brano quella crescita di dinamica di cui ha bisogno”.

E proprio assieme a Celso Valli e Gaetano Curreri, Noemi ha lavorato alla produzione del suo quarto album in studio, “un disco a cui tengo tantissimo e che volevo mi riportasse in contatto con la musica pop italiana, che amo e da cui mi ero allontanata con “Made in London”. Gaetano e Celso, sono due persone con cui ho un incredibile feeling, sia umano, che artistico e grazie a loro il mio profilo musicale, da sempre molto definito, blues e soul, si è arricchito di una dimensione pop, che mi dà la possibilità di essere percepita da più persone possibile. Spero che venga riconosciuto come un progetto maturo, perché ho compiuto 34 anni e ci tenevo a dare prova di poter fare un album di spessore, non noioso e in cui i temi trattati sono diversi, insomma, non una monografia sull’amore. Sono anche molto contenta che accanto alle ballad di razza e ai pezzi di spessore ci siano dei pezzi più ritmati, ma soprattutto sono orgogliosa delle collaborazioni presenti nel disco, su tutte quella con Ivano Fossati, perché diciamoci la verità, Ivano si dà pochissimo, scrive per pochissime persone”.

Oltre ai pezzi firmati da Masini e Curreri, autore di “Veronica guarda il mare” e “Devi solo esistere”, infatti, il disco vanta la collaborazione col cantautore genovese, che per Noemi ha scritto “Idealista!”, brano manifesto dell’intero progetto: ““Mio cuore d’artista, idealista!”, è l’incipit della canzone di Fossati e rispecchia proprio il modo in cui io volevo fare questo disco, un lavoro che uscisse dagli schemi, come piace fare a me, a mio rischio e pericolo, e che fosse idealista, ma nello stesso tempo realista, perché si può essere idealisti, ma con molta consapevolezza di quello che funziona, che non funziona, di quello che vuoi essere e che non vuoi essere. Sono molto contenta, perché Ivano sono proprio andata a cercarmelo e sono riuscita ad andare a pranzo con lui, che è uno che dice che amicizia e tempo non si regalano. Parlandoci ho avuto la sensazione stranissima di conoscerlo da anni. Gli ho raccontato di voler fare un disco vero, sudato, perché quello che non mi piace di quello che sento in giro, pur rispettandolo, è il fatto che mi sembrano lavori un po’ plastificati. Volevo tornare a fare un disco molto suonato, che fosse fruibile nella dimensione migliore, cioè quella di una chitarra e degli amici che suonano, mi piaceva l’idea che questo disco potesse essere ascoltato, risuonato e capito da chiunque”, racconta Veronica, che per la serata delle cover ha scelto ancora una volta Ivano Fossati e quella sua “Dedicato” resa famosa nel ’78 da Loredana Bertè: “Oltre che a Ivano, è un omaggio anche a lei, che è una donna molto sensibile ma molto forte, che ha avuto una vita da film, ma soprattutto una delle grandi interpreti della musica italiana, che ha sempre fatto tutto con grande coraggio, dignità e forza, mettendo tanto della sua vita nelle sue canzoni e portando l’innovazione nella musica italiana. Ecco a me che sono sulla mia nave, sulla mia rotta, piace l’idea di seguire lei, ma anche Patty Pravo, con cui sono felicissima di condividere il palco a Sanremo, come stelle che mi indicano la via”.

Ma non finisce qui, perché in “Cuore d’artista” le collaborazioni sono tante e illustri, a partire da quella con Giuliano Sangiorgi in “Fammi respirare dai tuoi occhi”, la sua prima canzone per Noemi, che racconta: “Da lui volevo un pezzo veloce, perché nelle ballad mi sento a mio agio, ma poi bisogna andare a suonare live e a me piace molto anche la dimensione un po’ più rock. Nell’arrangiamento del brano, che si distacca un po’ dal resto del disco, insieme a Celso abbiamo cercato di sottolineare che fosse un pezzo di Giuliano, volevo che ci fosse un sound che ricordasse i Negramaro, un suono che a me piace molto”. O con Federica Abbate e Cheope in “Amen”, squisita ballad, che “ho scelto perché mi sembra una specie di armistizio dell’anima. Da un lato mi ci ritrovo perché, ora io ho una vita agiata, faccio il lavoro dei miei sogni, ma ho attraversato un periodo in cui mi sentivo in lotta con tutto e tutti e avvertivo il bisogno di affermare le mie diverse sfaccettature. Ma poi mi è capitato di sentirlo molte volte anche durante il periodo degli attentati a Parigi e mi sono accorta che, oltre ad essere un pezzo personale, può anche rappresentare quello che stiamo vivendo oggi”. O ancora, tra i brani più belli di un album, in cui Noemi compare anche come autrice di testo e musica di “I Love U”, il mantra offertole dal giovane autore Gerardo Pulli con “Devi essere forte”, “un pezzo che ho tenuto anche come bussola per me stessa e in cui spero si possano ritrovare in molti della mia età, perché siamo una generazione a cui piace divertirsi, ce la ridiamo sempre, ma è un bel consiglio quello di prendere con serietà il mondo che ci circonda”.

Un disco maturo, intimo e universale, dunque, fatto di “nove canzoni che sono come tanti specchi, che mi inquadrano e mi riflettono, così come spero possano riflettere ed inquadrare tante altre persone”. Una condivisione senza filtri e sovrastrutture, che troverà spazio anche in quella “piazza virtuale, che è l’App “Noemi Official”, scaricabile a breve da Apple Store e Google Play.

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