Intervista agli Oasis (press conference)

12 maggio 2005

Gli Oasis tornano sulla scena musicale a tre anni di distanza dall’uscita del loro ultimo lavoro, con un nuovo entusiasmante album “Don’t Believe the Truth”, nome che Noel ha spiegato essere una sorta di omaggio alla stampa: “Mentre lavoravamo al disco era pieno di gente che diceva che avevamo problemi, visto che stavamo impegnando troppo tempo a realizzare il platter. Sapete, la stampa britannica crede sempre d’aver la verità in tasca e mi è venuto naturale pensare a un titolo simile per il disco!”. Nella conferenza stampa di Milano i due fratelli Gallagher regalano ai giornalisti intervenuti una mezz’ora di battute, scambiate tra l’ilarità generale (su tutte, parlando di etichette discografiche “è un argomento delicato, ci sono molte voci in giro ma credo che alla fine firmeremo per il Chelsea”).
Il disco è composto da 11 canzoni: 5 portano la firma di Noel Gallagher, 3 del fratello Liam e le restanti di Andy Bell (bassista) e di Gem Archer (chitarrista). Spiccano “Lyla”, singolo d’esordio, e la splendida ballata “Let There Be Love”, cantata a due voci dai fratelli Gallagher e già nota ai fan degli Oasis come “It’s a Crime”, una demo inedita che risale ai tempi di “Standing on the Shoulder of Giants”. Il sound dell’album rimane più o meno simile ai lavoro precedenti; loro stessi sottolineano più “Siamo una rock’n roll band, abbiamo suonato rock’n roll anche ieri sera, in questo non è cambiato nulla dai nostri esordi”. La novità vera è nella cooperazione tra i componenti della band. “Don’t Believe the Truth” è “un lavoro scritto ad otto mani” e non più una creazione esclusiva del solito Noel Gallagher, il quale commenta “Era ora, finora avevo dovuto fare tutto io, finalmente anche loro si sono rimboccati le maniche..”.
Noel si dichiara felice del momento che sta vivendo: “Direi che sono in una fase di estasi per tutto ciò che ho. Anche per questo nuovo album, che probabilmente è il migliore in dieci anni di storia”.

I.P.

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