5 giugno 2008
{dmotion width=”480″ height=”360″}x5smbc{/dmotion}
A confermare il grandissimo e fenomenale successo delle band tedesche, arrivano i nuovi idoli di una Germania sempre più lanciata nel proporre gruppi da inserire nel panorama musicale internazionale: i Nevada tan a.k.a Panik.
Il loro primo album “Niemand hoert dich” (2007, ndr) ha venduto quasi 100.000 copie nei paesi di lingua tedesca dimostrando anche di saper attrarre l’attenzione da parte di un vasto pubblico francese, russo ma anche cinese e coreano.
Il genere è una miscela di hard rock melodico, ritmi hip hop e testi emotivi: un mix che li ha resi delle vere star pronte a travolgere con la loro musica anche i paesi latini, di solito più reticenti verso questo tipo di sound molto particolare.
A rendere le cose ancora più difficili i testi in tedesco: una scelta molto poco ruffiana che dimostra quanto questa band voglia mantenere un rapporto solido con la madrepatria senza svendersi nella ricerca di più consensi possibili.
Il vostro nome è stato al centro di alcuni problemi: potreste spiegarci cos’è successo?
Si, abbiamo avuto dei problemi legati al business della musica.
Inizialmente il nostro nome era semplicemente Nevada Tan ma in seguito a delle controversie giudiziarie con il vecchio management e team di produzione siamo stati purtroppo costretti a cambiarlo e diventare “Panik”.
Abbiamo cambiato l’etichetta ma il contenuto è sempre lo stesso!
Come mai avete deciso di scrivere i testi delle vostre canzoni solo in tedesco?
Ci hanno rivolto in molti questa domanda e la risposta è che non c’interessa cercare di raggiungere più fan possibili, cercare di farci amare da tutti, sappiamo che non è possibile e questa consapevolezza ci porta ad essere anche più onesti con il pubblico.
Chi ci segue lo fa perché la nostra musica ha qualcosa di potente che provoca delle emozioni, che esprime qualcosa di forte anche se i testi possono non risultare totalmente chiari.
Inoltre scrivere in inglese limiterebbe la nostra spontaneità nel creare, nel comporre musica, e questa è la cosa peggiore secondo noi.
Come avete iniziato il vostro percorso nella musica?
Fin dall’inizio sapevamo quale direzione avremmo preso: non c’erano né se né ma: ci siamo riuniti in questa band e subito abbiamo iniziato a scrivere e comporre, ognuno dando il proprio contributo e cercando di dare il meglio di noi stessi.
Molti vi descrivono come dei Linkin Park tedeschi…
Si è vero. In realtà però non sentiamo molto di essere vicini al genere dei Linkin Park, noi siamo forse più classici, meno aggressivi e dal punto di vista strumentale siamo anche più complessi dato che abbiamo inserito una vera e propria orchestra nella creazione delle nostre canzoni…
Ci piace mischiare vari stili: dal rock all’hip hop passando per citazioni classiche.
Cosa pensate delle band dell hip hop tedesco come i Fettes Brot o Bushido?
Adoriamo i Fettes Brot, la loro musica è stata grande fonte di ispirazione per noi…sono sempre riusciti a creare ottime composizioni hip hop senza farle scadere nel banale.
Bushido invece lo riteniamo troppo commerciale, qualcosa di totalmente artificiale e costruito.
Cosa pensate del grande successo che stanno avendo le band tedesche in questo periodo?
Non possiamo che essere orgogliosi di questo fermento musicale che c’è in patria: fino a poco tempo fa le bands tedesche non riuscivano a varcare i confini tedeschi, a suscitare interesse in un pubblico più vario.
Molti cantanti italiani sono famosissimi da noi come Tiziano Ferro o Laura Pausini: ora è giunto il nostro momento di farci largo qui da voi!
V.L.