Il tuo brano “Braccia aperte” ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il prestigioso Premio Bindi 2010. Com’è nata questa fortunata canzone?
Braccia Aperte è una piccola “ninna nanna” alla quale sono molto legato. L’ho scritta anni fa in pochi minuti e l’ho registrata per gioco insieme a mio padre (contrabbassista al Teatro Alla Scala Di Milano) senza preoccuparmi di chiudere le finestre della stanza o registrare a dovere ogni singolo strumento. Era solo una prima registrazione per rendermi bene conto della composizione. Un piccolo provino insomma. Quando lo sentì il mio discografico Bruno Tibaldi ne rimase così colpito che volle metterla nell’album esattamente come era stata registrata, senza modifiche, perché ne amava la leggerezza. In qualche modo è nata senza pretese e forse la sua piccola magia sta proprio in quello. Amo quel brano perché è stato un soffio di vita che mi ha portato davvero molte soddisfazioni, come il Premio Bindi e Palco D’autore. Sono grato a chiunque abbia avuto il cuore per capirla.
Dalla tua biografia risulta evidente il tuo essere un artista che si muove tra varie forme espressive tra cui anche la pittura. Com’è avvenuto il passaggio dall’arte figurativa alla musica?
La parola Artista è davvero immensa. Non so se ora posso considerarmi tale. Sono solo un uomo che si esprime con diverse forme e spero di riuscirci. Mi sono laureato in Pittura alle Belle Arti di Torino ed è un mondo che mi ha sempre affascinato, già in tenera età. Non c’è mai stato un passaggio dall’arte figurativa alla musica. Hanno sempre convissuto in me con grande presenza. La Musica ha sempre prevalso fino a quando è diventata la mia occupazione. Credo che la Pittura abbia avuto un grandissimo senso proprio nel momento in cui l’ho vissuta pienamente. Mi è servita molto. Anche ora. E’ presente nella mia musica comunque.
E il tuo rapporto con il cinema invece?
Adoro realizzare Musiche per le immagini e per il cinema. Ho sempre cercato di comporre brani che potessero dare anche un forte impatto visivo. Il rapporto con il cinema è nato alcuni anni fa, quando vivevo a Roma, e ho iniziato una serie di collaborazioni che mi hanno stimolato a voler fortemente continuare a comporre. Con il film “La terra nel sangue” di Giovanni Ziberna è stata la mia prima esperienza nell’ambito delle colonne sonore ed è stata molto fortificante. Sono legato a quel film in un modo molto particolare che ha fatto nascere un lavoro sincero e coraggioso con la vera e autentica collaborazione. Si è creata una magia, durante la lavorazione delle musiche, che non dimenticherò mai. Al momento, invece, sto per iniziare i lavori di un nuovo film “Lei Dunque Verrà” diretto da Giorgio Pressburger che vede la preziosa sceneggiatura dello scrittore e senatore Claudio Magris. La protagonista è Sarah Maestri e il film sarà presentato a Barcellona il prossimo marzo. Spero davvero di riuscire a mantenere solidi, negli anni, entrambi i settori, sia quello di cantautore che quello di compositore per film. Ne sarei davvero felice.
Hai in programma di portare il tuo disco live in giro per l’Italia?
Certo!! Non pretendo grandi spazi ma soltanto di poter far sentire la mia musiche a più gente possibile. Il mio staff sta curando attentamente la stagione musicale. Verrà comunicata precisamente quanto prima. Ho avuto l’enorme piacere di suonare il 17 settembre al Porto Antico di Genova con artisti come Cristiano De Andrè, Alberto Fortis, Francesco Baccini,Vittorio De Scalzi e il 18 settembre in Piazza Vittorio a Torino al Reset Festival. Ci saranno presentazioni dell’Album in tutta Italia come al MEI il 27 novembre.
Immancabile l’ultima classica domanda: progetti per il futuro?
Inizierò a breve a comporre le musiche del film “Lei Dunque Verra’” diretto da Giorgio Pressburger che vede la preziosa sceneggiatura dello scrittore e senatore Claudio Magris. Inoltre sono già al lavoro per la realizzazione di nuovi brani, come cantautore, per quello che spero tanto potrà essere un mio secondo album.
Claudia Piras