Robin Sjunnesson (Sonic Syndicate)

 

5 settembre 2008

Giovani, belli e già sulla cresta dell’onda: gli svedesi Sonic Syndicate sono tornati sulla scena con il nuovo album “Love and other disasters”, al quale seguirà un tour di supporto con band del calibro di In Flames e Gojira. Abbiamo avuto l’occasione di incontrare Robin Sjunnesson: qualche breve domanda sulla nuova fatica e sui progetti futuri della band.

Una band giovane, ma con già una storia alle spalle: molte cose sono accadute in poco meno di sei anni. Potresti spiegarci i fatti più salienti dai vostri esordi a questo imminente nuovo album?
In realtà, dagli esordi, son passati solo quattro anni, ma, come hai detto, sono stati veloci e spericolati, come un ottovolante. I fatti accaduti non avremmo mai pensato che ci fossero accaduti, poco ma sicuro. La nostra carriera è iniziata quando abbiamo firmato il contratto con la Nuclear Blast, lavorare con loro è sempre stato un nostro sogno. Tutto diventò realtà e fu per noi particolarmente eccitante. Appena pubblicammo “Only inhuman”, tutto è iniziato. Non ci saremmo mai aspettati di vedere le nostre facce su MTV, e anche di suonare nei loro studios.. è stata una cosa “cool”!  Quest’estate abbiamo suonato, tra i tanti festival, al Wacken e al With Full Force. Siamo fieri di guardarci indietro e vedere tutti gli obiettivi raggiunti e, soprattutto, quanto ci siamo divertiti nel raggiungerli. Ma posso assicurarti che questo, per noi, è solo l’inizio.

Spiegaci qualcosa su come avete lavorato per “Love and other disasters”.
Abbiamo deciso di lavorare a questo disco come una band. Siamo entrati in studio e abbiamo iniziato ad improvvisare otto ore al giorno per un intero mese. Siamo sei persone, e molti mi chiedono se è un fatto negativo essere in sei e scrivere musica insieme. Ma posso affermare che tutto questo è positivo: ci sono sempre sei grandi idee provenienti da persone diverse. Quando abbiamo completato questo album, tutti noi siamo stati felici: ognuno ha collaborato nella stesura, portando le sue idee. Questo dovrebbe accadere sempre.

“Jack of Diamonds” e “My escape” sono i due singoli scelti per promuovere il disco.. ma sono due brani più melodici rispetto alle altre canzoni. Perché?
Non credo che questi brani siano più melodici, ma sono i più ideali per il ruolo di singolo, visto che rappresentano perfettamente la band: potenti e ricchi di parti corali utili per promuovere i nostri brani. Non sono le mie canzoni preferite, ma comunque le adoro perché ci aiutano per far conoscere l’intero disco.

Come è stato il tour di supporto a “Only inhuman”?
È stato molto bello. Tanto divertimento e tanti show, spesso sold out. Per dirti, abbiamo fatto un tour da headliner e non ci saremmo mai aspettati un’affluenza così numerosa per molte date. Andare in tour è la cosa più bella, e noi siamo sempre felici di andare on the road!

In ottobre partirete in tour con In Flames e Gojira. Come vi state preparando a queste 30 date in poco più di un mese?
Come ti ho già detto, è sempre bello andare in tour: trovare i tuoi fans, conoscerne di nuovi e girare il mondo. Andare in tour con band del calibro di In Flames è una cosa stupenda: sono persone molto amichevoli e apprezziamo la loro musica. Infine, molti di questi show sono già sold out.

E poi, arriverà un nuovo tour da headliner?
Vedremo. Sicuramente torneremo in tour, ma non c’è ancora nulla di confermato. Andare in giro per l’Europa per noi è sempre un’ottima cosa perché la nostra fanbase nel Vecchio Continente è fedele.

Avete molti fan qui in Italia?
Per ora, abbiamo fatto una sola data (Eastpack Antidote Tour, Dark Tranquillity headliner, ndr), quindi non saprei dirti un’opinione esaustiva. Però riceviamo molte mail dall’Italia: i nostri fan sono veramente ottimi e la data di Milano sarà un’ottima occasione per averne di nuovi, visto che stiamo pianificando il dominio del mondo (ride, ndr).

La scena svedese è una delle più famose ed influenti degli ultimi anni. Quali band sono state, per voi, una fonte di ispirazione?
Noi ascoltiamo di tutto, siamo “open minded” e quindi siamo influenzati da tutti i generi musicali. Vorrei citarti In Flames, Soilwork e Dark Tranquillity, come band svedesi che ci hanno influenzati, soprattutto ad inizio carriera. Ora invece abbiamo una personalità, e non siamo contenti se qualcuno vuole che noi scriviamo materiale che le persone vorrebbero sentire da noi.

Ultima domanda.. siete giovani e avete ottenuto tanto successo in poco tempo. Cosa vi aspettate nei prossimi cinque anni?
Ci aspettiamo di crescere e di andare spesso in tour. Vedremo, comunque, cosa ci succederà: di sicuro, sono felice e fiero di quanto fatto finora. Mi aspetto di esserlo anche fra cinque anni.

Nicola Lucchetta

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