Rubens racconta il nuovo album Mai Come Ora

Il nuovo album di Rubens si intitola “Mai Come Ora” ed è stato prodotto da Terron Fabio dei Sud Sound System. Il video del pezzo che dà il titolo al disco è attualmente in rotazione sui network e disponibile su Youtube. Ecco come l’artista presenta il suo lavoro. Il disco è stato prodotto da Terron Fabio: quanto si sente il suo tocco compositivo? “Io e Fabio abbiamo sempre collaborato nella fase di creazione del disco: lui tramutava le mie idee in musica aggiungendo la sua esperienza; mi ha sempre dato l’opportunità di decidere cosa poteva e cosa non poteva andare bene. Il suo tocco è stato fondamentale.”

I Sud Sound system partecipano anche come special guest nel singolo “Mai come ora”: scelta di comodo o collaborazione spontanea?
“È stata una collaborazione spontanea, un giorno suonai le note di “Mai come ora” al piano e, cantando il ritornello, l’idea piacque subito a tutto il gruppo. Così è nato il brano.”

Un altro ospite del disco è Clementino, uno dei rapper emergenti del momento. Cosa pensi del recente boom del rap italiano e come sono i tuoi legami con la scena hip hop tricolore?
“Sono contento che l’hip hop stia tornando ad avere questa attenzione, anche perché ha un importanza fondamentale nel mio stile. Sono cresciuto ascoltando il fuoco della Golden Age degli anni ‘90 e per questo sono ancora più orgoglioso che stia riemergendo. Quando è fatto bene, poi, manda un messaggio potente ai giovani. Io ho avuto il piacere di collaborare con Clementino, un ragazzo pieno di energia e di creatività, nonché un professionista che ha dato un’ulteriore spinta al mio progetto. È un ragazzo che merita!”

Negli ultimi anni il Salento ha sfornato molti artisti di successo: quanto pensi che ti abbia influenzato, come musicista, l’essere salentino?
“La consapevolezza che la mia terra sia la madre di tutti questi talenti mi rende ancora più orgoglioso della mia provenienza. Non so quanto possa aver influenzato la mia musica, ma di sicuro mi sprona a fare del mio meglio per non infangare il lavoro di chi finora ha dato il massimo ed ha portato lustro al Salento.”

L’album è piuttosto essenziale, contiene solo 7 tracce: in epoca di social network, Youtube e via dicendo, in cui la musica viene consumata in fretta, si adattano anche i formati discografici?
“Credo di si. La scelta di sette tracce è per dare la possibilità a tutte le canzoni di essere ascoltate attentamente. Come primo lavoro abbiamo preferito avere un impatto più immediato.”

Se dovessi descrivere questo tuo lavoro con tre sole parole, quali useresti?
“Introspettivo, energico e versatile.”

Marco Agustoni

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