8 aprile 2006
(foto http://sepultura.uol.com.br/v6/ )
Prima della loro esibizione di spalla agli In Flames, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con i Sepultura.
(Andreas Kisser) “Onestamente non m’aspettavo riuscissimo a mettere su un disco del genere. Il responso di fans e critica è stato ottimo e, una volta tanto visti i problemi che abbiamo avuti negli ultimi anni, abbiamo coordinato alla perfezione i nostri sforzi e quelli dell’etichetta discografica. Tenevamo tantissimo a questo disco, l’ispirazione che avevamo durante la lavorazione dello stesso, grazie alla completezza e alla bellezza del libro (La Divina Commedia, ndr) ha portato alla creazione di un concept validissimo. E’ stato facile adattare frasi scritte tantissimi anni fa alla situazione che c’è attualmente, Dante stesso subì molto la tragicità degli eventi dei suoi giorni, il suo animo venne segnato come il nostro di questi tempi, pieni di stupidità, conflitti e problemi gravissimi; c’è venuto naturale dato che i testi dei Sepultura sono sempre stati caratterizzati dall’attualità.”
(Derrick Green) “In questo record c’è anche un chiaro messaggio di introspezione, dobbiamo guardare dentro noi stessi, esattamente come fece Dante nel suo lungo viaggio. Per noi membri del gruppo è altrettanto facile farlo, dato che dopo tanti problemi e tribolazioni siamo forse arrivati stabilmente almeno in purgatorio, dopo esser stati per anni all’inferno!”
(Andreas Kisser) “L’idea di utilizzare un libro colossale come la Divina Commedia è venuta a Derrick. In seguito abbiamo cominciato ad analizzarla e a studiarla, inoltre abbiamo anche pensato a come poter differenziare musicalmente Inferno e Purgatorio, dato che nel primo la speranza non esiste, mentre nel secondo c’è, quindi abbiamo adattato il nostro sound inserendo molti strumenti classici come violini e archi, inserendo sintetizzatori e creando un’atmosfera totalmente diversa da quella infernale di inizio disco. Nel Paradiso abbiamo inserito soltanto un brano perché è incompleto esso stesso, inoltre è difficile da raggiungere, cerchiamo di raggiungerlo per tutta la nostra esistenza, indipendentemente dalla religione che seguiamo, senza sapere mai se ci riusciremo.”
(Derrick Green) “Ho dovuto migliorarmi molto per questo disco, rappresentare tre differenti situazioni ha richiesto un impegno enorme, sono stato felice di farlo perché sono solamente cresciuto. Ovviamente nei brani infernali ho cercato di essere il più incazzato possibile, come mai prima; cambiando scenario ho dovuto interpretare diversamente i pezzi ed è stato un modo di evolvere seguendo lo schema tracciato nell’album.”
(Derrick Green) “Abbiamo guadagnato nuovi fans con quest’ultimo disco, li vedo ogni sera e sono felice di questo. La reazione del pubblico al materiale nuovo è incredibile, sanno già i pezzi quando il disco è uscito da poco, c’è stato molto interesse intorno a questa release, probabilmente perché il disco è stato scaricato per tempo. C’è un’energia nuova e diversa rispetto agli anni passati, credo che i nostri grandi classici combinati con i pezzi di Dante XXI siano un mix vincente.”