4 giugno 2006
Grazie alla collaborazione con Roadrunner (extra thanx a Barbara “ok ok ok devo andare scusa” Francone), a poche ore dall’inizio della loro convincente esibizione sul palco del Gods Of Metal, incontriamo un rilassato e disponibilissimo Shawn Economaki, bassista degli Stone Sour, che continuano lottare per non essere semplicemente un side project degli Slipknot, con cui condividono cantante e chitarrista. Shawn si dimostra una persona veramente amichevole ed entusiasta del proprio lavoro, un ragazzo comune che con passione ed anche un po’ di fortuna è riuscito a realizzare un sogno.
“L’atmosfera qui in Italia è veramente accogliente, oggi è una giornata stupenda e primaverile, si sta veramente bene. Arriviamo dalla Germania, al Rock Am Ring siamo veramente morti di freddo! Peraltro è stato un concerto spettacolare, c’era un sacco di gente. Eravamo tutti parecchio nervosi, visto che era il primo concerto dopo tre anni, ed eravamo un po’preoccupati per le reazioni del pubblico. Gli piacerà la roba vecchia? E la roba nuova? Andrà bene il nuovo batterista? Gli Stone Sour interesseranno ancora a qualcuno, oppure vorranno solo gli Slipknot? Invece ci hanno accolto alla grande, quasi non ci credevo, e il concerto è andato benissimo. Certo suonare davanti a 75.000 persone ti distrugge i nervi, ma dopo i primi pezzi è subentrato il divertimento. Eravamo un po’in una situazione da ‘Buona la prima’, e fortunatamente è stata buona davvero. Ovviamente non vedevamo l’ora di ritornare sul palco. Io ho fatto il tour degli Slipknot come tecnico di palco, per cui ero più che altro nella mentalità da crew, e invece adesso mi devo dire ‘tra poco si inizia e ci sarai tu sul palco’.”
E oggi sei nervoso? Come ti trovi a suonare di giorno davanti a un pubblico da festival, che è qui per altri gruppi?
“No, oggi sono tranquillo, il nervosismo si è risolto tutto con la prima data, era questione di tornare in pista. Suonare nei festival è sempre bello, c’è una bella atmosfera ed è una grande occasione per farsi conoscere. Suonare di giorno non mi crea problemi, la nostra musica è molto diretta e aggressiva, funziona bene lo stesso. Sarebbe molto peggio per gli Slipknot invece, che hanno un mood cupo e oscuro, oppure per Marylin Manson, per noi non cambia molto.”
Ho sentito qualche sample del nuovo disco, mi è sembrato molto valido, sulla falsariga del primo ma più focalizzato, e con una ottima produzione.
“Certo, naturalmente siamo soddisfattissimi del nuovo lavoro, anche se faccio sempre un po’ fatica a parlare della nostra musica. Alla fine il nostro modo di scrivere musica è sempre lo stesso, da quando ci siamo formati nel ’92. Ovviamente stiamo abbastanza attenti a fare musica diversa rispetto agli Slipknot, ma comunque facciamo quello che ci piace. Comunque è un lavoro abbastanza vario, ci sono brani aggressivi, ce ne sono altri più melodici. Detto così sembra che abbiamo composto il materiale senza una direzione, in realtà la direzione c’è, ed è qualunque direzione vogliamo prendere!. E poi in effetti suona benissimo, la produzione ha aggiunto nuovi elementi al nostro suono. Suona benissimo in termini assoluti, se poi lo paragoni al nostro primo disco quello sembra registrato in cantina!”
E com’è essere una band ma dovere sempre aspettare i ritmi e le tempistiche di un altro gruppo?
“Per Corey e James è abbastanza stressante, ma comunque sono contenti di avere sempre qualcosa da fare, registrare, suonare, eccetera.. non stanno fermi un minuto. Per me comunque non è male, visto che ance io con gli Slipknot ci lavoro, anche se ovviamente preferisco suonare bene o male rimango sempre nell’atmosfera. Per gli altri che invece se ne stanno a casa è un vero schifo, non vedono l’ora che ci sia la possibilità di provare, registrare, suonare in giro… Fanno i loro lavori, e appena noi siamo liberi ci precipitiamo a casa per suonare, qualunque momento libero lo dedichiamo al gruppo. E’ veramente senza un momento di respiro, ma amo questa vita.”
Secondo te quanto vi ha aiutato a emergere il fatto che due di voi abbiano avuto successo con gli Slipknot?
“All’inizio sicuramente moltissimo… la maggior parte delle persone all’inizio voleva solo vedere gli Slipknot senza la maschera. Alcuni sono rimasti conquistati, altri no, ma in questo modo siamo riusciti a fare conoscere la nostra musica e a crearci una base di fan. Poi non saprei, non ho un punto di vista esterno visto che sono coinvolto nelle band… capita spesso che i due gruppi abbiano fan in comune, ma ci sono anche nostri fan a cui non piacciono gli Slipknot, e ovviamente viceversa! Poi alla fine i due gruppi si aiutano a vicenda, quando gli Slipknot sono in pausa noi portiamo comunque in giro il loro nome e facciamo parlare di loro, quando siamo in pausa noi loro comunque fanno girare il nostro nome.”
S.R.