Sono il fenomeno che ha scalato le classifiche inglesi e danesi facendo scatenare migliaia di fans al ritmo del tormentone “Fascination”: stiamo parlando degli Alphabeat, band danese pronta a conquistare anche l’Italia con una pop music dal gusto decisamente vintage.
“This is Alphabeat”, album d’esordio in uscita in Italia il 30 maggio, ha ricevuto grandissimi apprezzamenti dalla critica danese, che li ha premiati con il disco di Platino.
I loro pezzi ricordano molto le hit degli anni 80, un’easy listening che sa però mescolare la leggerezza della musica di quel decennio con citazioni non da poco (vedi David Bowie o Daft punk). Abbiamo incontrato Stine e Anders, vocals della band, e scoperto qualcosa in più sul gruppo emergente più cool del momento.
Ho notato che nei vostri testi fate spesso allusioni a canzoni di David Bowie, artista che avete citato tra le vostre ispirazioni.
Quanto vi ha influenzato la musica di Bowie nella creazione dell’ album?
A:“Davvero molto: quando abbiamo fondato la band, la musica di David Bowie è stata la nostra maggiore fonte di ispirazione.Abbiamo preso molti spunti da lui, ad esempio per l’intro di “Fascination” ci siamo ispirati a quello di “Modern Love” (dall’album Let’s Dance, 1983).
La cosa migliore della musica pop è proprio quello di poter mischiare stili e canzoni, quando non sei completamente soddisfatto del pezzo.”
…in “Fantastic 6” c’è molto degli Wham! invece..
A: “oh si assolutamente, non soltanto per quanto riguarda i ritmi, ma anche lo spirito:molto ehy facciamo festa, divertiamoci!tipico degli anni 80.”
Vi sentite parte del fenomeno indie?
A:”Direi di si per quanto riguarda il modo di approcciarsi alla musica:vogliamo solo venire fuori per la band che realmente siamo, non badiamo molto ai video, alla confezione, a vendere dischi.
Però siamo consapevoli di ciò che facciamo…ed è musica pop.”
Come potreste definire il vostro pop?
S:”Wonky pop, viene dall’inglese, qualcosa con molta personalità, un modo per dimostrare che il pop può essere molte cose e può non essere solo commerciale.
A volte la gente si stupisce quando non facciamo cose pop…tipo atteggiarci a divi o cose cosi.”
Voi avete rifiutato di aprire i concerti delle Spice girls…come mai? Mi spiego: sarebbe stato una grande opportunità di farsi conoscere dal grande pubblico..
S:“Hai ragione, ma il nostro pop non è quello delle Spice girls, non c’entriamo assolutamente nulla con loro. Stiamo facendo qualcosa di nuovo, che non ha niente a che fare col pop anni 90.
Il pop non è solo quello degli anni 90.
A:In realtà siamo stati un po’ ingenui in questo, non conosciamo ancora bene il business della musica.
S: Quello che vogliamo però è andare per gradi, un passo alla volta.
Aprendo il concerto di una band come le Spice Girls saremmo stati star per un giorno e una band qualunque il giorno dopo…vogliamo conquistarci il pubblico con calma.”
Cosa avete portato di danese nella vostra musica?
S:”Direi tutto il modo di pensare, in Danimarca non ci sono grandi divi, si è tutti molto modesti, non puoi arrivare li e dire: sono la diva!”
Progetti futuri?
A:“Il progetto per ora è quello di farci conoscere, probabilmente arriverà anche un altro album, ma ora vogliamo concentrarci sul tour e se le cose andranno bene verremo sicuramente anche in Italia!”
V.L.