Tao e la Love Bus Experience

È uscito da poco il terzo disco di Tao, cantautore e polistrumentista innamorato del rock’n’roll, che da tre anni ormai gira tutta l’Italia su di un pulmino Volkswagen improvvisando concerti on the road. Ecco le sue parole.

“Love Bus/Love Burns”: due dischi, due copertine, ma soprattutto due mood molto diversi al prezzo di uno.  Com’è nata l’idea?
E’ da quando faccio TAO nella vita che sogno una cosa simile: ho sempre amato gli artisti eclettici, quelli che hanno più facce da mostrare e volevo coronare questa ambizione di un super doppio disco. Da tre anni porto in giro la “TAO Love Bus  Experience”, il tour a bordo del mio pulmino dell’Amore e del Rock ‘n’ Roll, perciò mi son detto: “Voglio fare un disco con sonorità “on the road” toccando tematiche sociali ed un altro più riflessivo, personale e inevitabilmente doloroso. Diciamo che “Love Bus” è più “yang” e “Love Burns” più “yin”.

E’ appena uscito il video del primo singolo estratto da “Love Burns” ovvero “ Dimentica”; parlaci di questo brano e del perché sia stato scelto come prima vetrina di “Love Bus/ Love Burns”.
“Dimentica”, nonostante il titolo, è una potente esortazione a ricordare. Come esseri sia individuali che sociali abbiamo problemi, dolori, torture interiori che ci portiamo dietro ogni giorno. Il metodo classico, totalmente inefficace, è quello di chiudere tutto in un cassetto, che si trasformerà presto in una bomba ad orologeria. Anche se fa male, dobbiamo invece ricordare: provando dolore, paura, angoscia, certo. Ma solo guardando in faccia il nemico potremmo combattere la nostra battaglia sperando di vincerla.

Il video di “Dimentica” è stato girato a Liverpool in occasione delle due date live tenutesi presso lo storico Cavern Club. Com’è andata? Ti piacerebbe esplorare il mercato estero?
Quella di Liverpool è stata davvero una grande esperienza: il Cavern Club, il pubblico inglese, il rock ‘n’ roll che impregna i muri intorno a te ed entra nella tua pelle. Il mio primo album si intitolava “Forlìverpool” ed è stato di buon auspicio, direi. Al Cavern abbiamo suonato versioni inglesi proprio di quel primo disco e un paio di cose del nuovo, tra cui “Dimentica”. L’accoglienza inglese è stata molto buona, al di sopra delle aspettative, e mi sono sentito “a casa”. Mercato estero per TAO? Perchè no…a testa alta!

La traccia numero due di “Love Bus” si intitola “Io voto Rock’n’ Roll”, un’alternativa che in molti vorrebbero avere di questi tempi; qual è l’idea che sta alla base del brano?
La gente sembra molto impegnata a schierarsi politicamente, come se dichiararsi di destra, di sinistra o di centro possa in qualche modo darti qualità che altrimenti non possiedi. Ma secondo me questa è una pura follia! Inoltre, si cade spesso nell’errore di cambiare giudizio su una persona dopo aver saputo che cosa vota. Io personalmente voto Rock‘n’ Roll, mi identifico in tutto ciò che trasuda genuinità, schiettezza, coraggio, sana incoscienza, voglia di coinvolgere, amore…tutto questo per me è il Rock‘n’ Roll. Il Rock‘n’ Roll E’ la (mia) droga, il Rock ‘n’ Roll E’ energia sessuale. Il Rock ‘n’ Roll viaggia sulle ruote di un pulmino che amo molto…il TAO Love Bus, lo conosci??

Nei due dischi sono incluse anche delle cover, ce le presenti spiegando anche perché le hai scelte?
Più che covers le considero “rivisitazioni personali”. “San Francisco”, scritta da John Phillips dei Mamas & Papas e portata al successo nel 1967 da Scott McKenzie, è una canzone che adoro da quando ero bambino: l’originale è davvero struggente ed è stata l’inno della Summer of Love, un’epoca che sembra lontana anni luce, dove tutti i sogni sembravano possibili. Nella “TAO version” è diventata un inno durante i concerti a bordo del TAO Love Bus. “The wanderer” è un pezzo poco conosciuto degli U2, cantato da Johnny Cash: la considero un capolavoro e non ho resistito all’idea di poter unire a mio modo due miti assoluti come Bono & Cash. “Ring of Fire” è fondamentale nel disco perché chiude il cerchio di “Love Burns”. Un cerchio di fuoco,  di dolore e naturalmente di amore. June Carter, la compagna di Johnny Cash, scrisse questa canzone per lui. Lui che riuscì a resistere solo pochi mesi senza la sua June accanto, prima di seguirla per sempre nel cerchio di fuoco.

Come prosegue il progetto del TAO Love Bus? E quali i prossimi appuntamenti di rilievo?
Il tour a bordo del TAO Love Bus prosegue alla grande: in neanche 3 anni abbiamo macinato qualcosa come 320 concerti, 170 città toccate, 100.000 km. Anche l’estate 2010 si sta dimostrando molto rock ‘n’ roll: notti bianche, festival, raduni… In particolare ci sono due cose toste in programma: a settembre suoneremo 5 giorni per il centenario dell’Alfa Romeo, e poi c’è un altro concerto importante in programma, del quale però non posso ancora confermare nulla!

Claudia Piras

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