Il 26 giugno uscirà “Days Go By” nuovo album dei The Offspring. Inoltre al Rock In Idrho Preview (13 giugno), gli Offspring saranno headliner della serata. Noodles conferma che questo periodo è, come si dice, abbastanza impegnativo per la band: “Siamo sotto pressione per l’imminente release del lavoro ma siamo anche felicissimi di andare a suonare in giro, tornare in Italia per noi è sempre un piacere, siete dei fottuti pazzi e ci fate sempre divertire!”
[youtube K-oKrzKbOM0]“Days Go By” sarà il nono album della vostra carriera, quanto vi sentite vecchi? “(risate, ndr) Moltissimo! Siamo diciamo consapevoli di non essere più dei ragazzini, ed effettivamente penso che questo possa essere il nostro disco più maturo. Abbiamo impiegato più di due anni per finirlo, volevamo essere sicuri di far uscire qualcosa che davvero ci rappresentasse e ci facesse sentire a nostro agio. Non volevamo forzare i tempi, in passato abbiamo avuto schedule molto più costrittive e spesso ci siamo trovati a correre, a questo giro abbiamo potuto prenderci il tempo che ci serviva e penso che il risultato finale sia davvero valido. Ci sono spunti diversi su “Days Go By”, già dal primo singolo credo si senta un approccio diverso, sempre classicamente Offspring ma molto più rock maturo, le lyrics sono importanti e parlano della disgraziata situazione in cui ci troviamo attualmente in mezzo a una crisi economica e sociale gravissima. Ma abbiamo provato nel nostro piccolo a dare un segnale di speranza e di positività, la nostra musica è sempre stata un modo per sfogarsi e divertirsi dimenticandosi di quel che succede intorno a noi, ora vogliamo anche dare un messaggio oltre al solito impatto dei nostri pezzi…”
Cos’è rimasto dello spirito dei tempi di “Smash”? “Quello fu il punto di svolta di tutta la nostra carriera, il momento in cui ci rendemmo conto di essere diventati qualcosa di più di una semplice band di amici che suona la musica che ama ed è seguito da fedelissimi fans. Finimmo su Mtv in continuazione, i nostri pezzi passavano su ogni radio, fu una situazione a cui non eravamo preparati ma che riuscimmo a gestire bene. Oddio a dire la verità arrivarono anche le accuse di ‘sell-out’, come se ci fossimo venduti a chissà quale divinità commerciale (risate, ndr)…ma imparammo a gestire anche queste, di allora credo sia rimasto lo spirito e l’ideale di fare la miglior musica possibile divertendoci e facendo divertire chi ci ascolta, di sicuro l’energia e la voglia di suonare su un palco è rimasta immutata se non è addirittura aumentata! Ovviamente siamo meno scalmanati di allora ma questo è anche per una ragione anagrafica, a quasi 50 anni devi pensare a quel che fai (risate, ndr), questa musica comunque mantiene giovani…”
Claudia Falzone
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