In Italia per promuovere l’immimente nuovo album “Humanoid”, i Tokio Hotel hanno incontrato la stampa nel tardo pomeriggio di una domenica inusuale. La formazione a quattro ha cambiato look ma non gerarchie. Bill il cantante parla più di tutti, ma è Tom il vero boss, che interviene anche per fare battute o prendere in giro gli stessi compagni di squadra.
27 settembre 2009
Ed è una squadra che risponde senza esitazione anche a domande scomode o a questioni patetiche inerenti moda o acconciature (d’altra parte il music biz è anche questo, noi non riporteremo queste cose per scelta eccezion fatta per una bella risposta di Tom, ndr), lasciando però troppo da parte l’aspetto tecnico ed esecutivo anche quando interrogati in maniera specifica sull’argomento.
(Bill) “Non sappiamo ancora nulla riguardo al tour, abbiamo una nuova agenzia di produzione e di booking, partiremo nel 2010 e speriamo di fare molte tappe in Italia”
(Tom) “Ci serviva un deserto per fare il nuovo video, abbiamo quindi scelto il Sudafrica per questo, c’è stato un sacco di lavoro, abbiamo girato tutto in cinque giorni e siamo soddisfattissimi del risultato finale”
(Bill) “Il singolo “Automatic” è stata una delle ultime canzoni composte di “Humanoid”, tuttavia crediamo rappresenti bene la summa di quanto contenuto nel cd molto influenzato dall’elettronica”
(Bill) “Mentre scrivevamo i nuovi pezzi, ci siamo resi conto che il filo conduttore dei brani era la fantascienza, c’era qualcosa di extraterrestre nelle composizioni e la parola Humanoid rende bene quest’idea. Non volevamo scrivere un concept, è una cosa che è arrivata naturalmente e senza pianificazione precedente, anzi quando a fine produzione mi hanno fatto notare questa connessione al mondo della fantascienza sono rimasto perplesso perché non ce la vedevo…poi pensandoci e ascoltando i pezzi mi sono dovuto ricredere…”
(Bill, Tom) “Non conta un cazzo dove si produce la musica, abbiamo fatto il disco negli States perché avevamo i migliori tecnici e i migliori studi possibili per registrare il disco, un sacco di brani li abbiamo scritti a casa nostra nel nostro paesino in Germania, l’importante è avere le idee, non conta dove le registri”
(Tom) “Il nuovo sound? Diciamo che per un 50% è stato un processo naturale, per l’altro 50% volevamo effettivamente staccarci dal classico stereotipo basso-batteria-chitarra per svoltare verso l’elettronica. Inoltre il non aver scritto pezzi nuovi per così tanto tempo, ha reso più facile differenziarli da quelli di “Scream” che abbiamo portato in tour per un sacco di mesi”
(Bill, Tom) “Se abbiamo tempo libero? Direi di no visto che per scrivere dischi e andare in tour devi lavorare duro senza stare sdraiato sul divano, se ne avessimo suoneremmo comunque e comporremmo musica dato che è ciò che ci piace fare. Ci pesa? Certo ci manca eccome la nostra vita privata, è da quando abbiamo quindici anni che abbiamo scelto consapevolmente di dedicarci 24 ore al giorno ai Tokio Hotel, è una scelta che senza amore per la musica stessa sarebbe impossibile fare…certo non ci saremmo mai aspettati di avere un successo simile e di essere “costretti” a continuare così tutti questi anni…”
(Gustav) “Il basso e la batteria sono l’origine di tutti i pezzi” (risate, Tom prende la parola) “Il loro apporto è lo stesso di sempre: nullo (altre risate). Ovviamente dal vivo e su disco sono due cose differenti, dal vivo hanno un ruolo, su disco vengono arrangiati in modo differente per essere adeguati alle canzoni” (spiegazione esauriente, ndr)
(Georg) “Il nostro apporto è funzionale ai pezzi” (Tom) “Loro in sostanza fanno ciò che gli dico io, sono io il loro insegnante”
(Bill, Tom) “Come facciamo a essere ancora insieme come band dopo dieci anni? Ogni tanto ce le diamo di santa ragione, l’importante è che non rimangano rancori ma ogni tanto non andare d’amore e d’accordo e menarsi un po’ fa solo bene”
(Bill, Tom) “La nostra posizione riguardo ai download illegali? Non c’è niente di gratuito al mondo, è inutile girarci intorno, scaricare musica illegalmente è un reato e un furto nei confronti di quelli che spendono mesi dietro il processo di composizione di un disco, discografiche e band. Sono curioso di sapere come sarà la scena tra vent’anni se non riusciamo a mettere un freno a questa situazione. Fin prima di essere così famosi non avremmo mai incitato nessuno a scaricare musica, si toglie l’emozione di andare a comprare un disco con booklet e artwork originale, i cd si comprano originale.”
(Tom) “La nuova pettinatura di Bill? È la copia perfetta della pettinatura pubica di Georg”