Zeromancer, ecco a voi Alex e The Death Of Romance

Alex degli Zeromancer, uno dei mostri sacri della scena dark Norvegese. Recentemente é uscito il loro ultimo lavoro “The Death Of Romance”, sarà infatti il romanticismo uno di punti principali che viene affrontato in compagnia del buon Alex, cantante e frontman della band.

Ciao Alex, innanzitutto quali diresti sono le differenze di fondo tra “The Death Of  Romance”ed il suo predecessore?
Quando abbiamo registrato “Sinners”, che uscì l’anno scorso, fu il primo disco in cui tutto fu fatto da noi, produzione, missaggio etc. Volevamo fare una cosa del genere da diverso tempo, e ciò ci diede l’ispirazione e la voglia di fare ancora meglio e di voler fare esattamente la stessa cosa. E secondo me questa volta ce l’abbiamo fatta.

Dal titolo dell’album si evince che le tematiche sono molto introspettive e profonde, é cosi?

Normalmente non parliamo molto dei testi. Kim li scrive ed io li interpreto e cerco di farli miei. Questo è molto importante per me, dato che voglio dare un’autenticità  quando canto i testi di Kim. I titoli dei nostri album nascono sempre prima delle canzoni che le andranno a comporre. Il titolo poi ci ispira a scrivere brani che graviteranno attorno a quel tema, ma allo stesso tempo un testo Zeromancer non sempre vuol dire letteralmente ciò che uno legge, vogliamo sempre lasciare la libera interpretazione ai nostri ascoltatori. La cosa spaventosa di questo album è che io e Kim ormai ci conosciamo molto bene e per la stesura dei testi di “The Death Of Romance”  era quasi come se fosse entrata nella mia testa.

Con la frenesia che ha ormai assunto la vita di tutti i giorni diresti che oggi non c’è più tempo per il romanticismo o che sia davvero morto?
È  difficile da dire. Gli studi dicono che in un rapporto di copia il romanticismo muore dopo 2 anni 6 mesi e 25 giorni (ride).  Dipende da come la vedi, oggi la gente divorzia di più, ma anche se questo album ha un titolo negativo, guardiamo anche al lato positivo della morte del romanticismo. Come canto nella canzone “Death Of Romance” , dico “Moriamo io e te ma non é la fine”. Con questo voglio dire che non bisogna trascurare una buona amicizia alla fine di un rapporto.

Diresti che l’amore e tutte le sue sfaccettature hanno sempre fatto parte della musica targata Zeromancer?
Si, diciamo che a parlare del romanticismo oggi in musica si può finire col cadere in diversi cliché, ma noi ci proviamo lo stesso. Questo album e la band sono dedicate al periodo in cui ci trovavamo quando abbiamo deciso di formare gli Zeromancer, quando vivevamo a Los Angeles, lontano dagli affetti e tutto il resto. Con romanticismo non vuol dire che ci riferiamo sempre ad un rapporto di coppia ma anche ad altre cose.

Per quanto riguarda la promozione dal vivo di questo album, quali sono i vostri piani?
Abbiamo della date in Norvegia, e poi faremo diverse date per l’Europa e parteciperemo a diversi festival estivi.

Mi è parso anche che molte canzoni di “The Death Of Romance” sembrano fatte apposta per i live, sei d’accordo?
Assolutamente, noi viviamo per i live. Essere davanti ad un pubblico portando la tua musica è la cosa più bella del mondo.

Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati per quest’anno?
Ritornare in America, dato che l’ultima volta ci siamo divertiti moltissimo, e vorremmo tornare anche in Russia, un’altra grande esperienza, e magari un giorno l’Australia.

Qualche parola per tutti i vostri fan?

Non vedo l’ora di incontrarvi tutti. Grazie a voi i nostri sogni si sono avverati, grazie mille a tutti!

Dj Nik

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