Battles – Magazzini Generali, Milano 6 maggio 2008


 

Ancora in tour, ancora a Milano. I Battles continuano a raccogliere sempre più successo, sempre più gente sotto al palco, sempre più facce note tra il pubblico. Il quartetto è sempre più hype.
Tutto grazie al video passato un anno fa su Mtv, ad alcuni pezzi del loro primo album (su Warp) molto danzerecci, e al giro giusto nel momento giusto.
Forse i Battles non meritano quel pubblico modaiolo accorso ai Magazzini Generali di Milano, ma comunque meritano fiotti di applausi a scena aperta, complimenti sperticati. La loro musica riesce a fondere mondi lontani, il post punk e gli intrecci matematici con l’elettronica da dancefloor. Da una parte il lato più artistoide portato da Ian Williams e soprattutto Tyonday Braxton, e dall’altra il lato più commerciale della faccenda venuto alla luce proprio con l’esordio su lunga distanza dopo gli svariati ep.

E queste due anime vivono fianco a fianco nel locale milanese. Partenza con i pezzi più spigolosi e post, condotti da una irrefrenabile e torrenziale batteria di John Stanier, passaggio per i due-tre pezzi in cui il pubblico ricorda di esistere e balla come se ci fossero i Chemical Brothers in consolle, fino alla lunga coda con pezzi incentrati sugli intrecci dei marchingegni elettronici molto psichedelici e progressive. Anche il pubblico rimane così, probabilmente diviso.

L.F. 

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