Bruce Springsteen a Trieste oggi 11 giugno 2012 è il terzo concerto del Boss in Italia dopo Milano e Firenze. Mancano circa quattro ore all’inizio del set che Bruce Springsteen e la E Street Band terranno allo Stadio Nereo Rocco, ma l’attesa è già enorme. La fila che si è creata nelle prime ore della mattinata per prendere i braccialetti che consentono l’accesso al pit davanti al palco è andata allungandosi col passare delle ore. Stanno per essere aperti i cancelli e il cielo al momento non è minaccioso. Certo, dopo Firenze ne avremo anche avuto abbastanza di acqua (anche se stamattina ha piovuto eccome), teniamo le dita incrociate e passiamo il tempo pensando alla scaletta: dopo un evento indimenticabile a Milano con una setlist abbastanza nazional-popolare, a Firenze ci sono state parecchie chicche, incluse covers e l’apertura direttamente con “Badlands”. Questa sera nessuno scenario è precluso visto che è l’ultima data del mini tour italiano, noi azzardiamo: chissà se sarà la volta di “I’m Going Down” oppure di “Adam Raised A Cain” (cannate entrambe, ndr)…
La stampa locale stima in trentamila unità l’affluenza serale allo stadio, attualmente l’ingresso alla venue è regolare e ordinata. Pare che l’inizio della serata sia fissato per le ore 21 anzichè per le 20:30 come avvenuto nelle altre due città italiane…anche se alle 21:15 ancora tutto tace, il cielo si è progressivamente coperto ma non è nulla di paragonabile (almeno per ora, toccata di palle scaramantica) a Firenze.
Si parte intorno alle 21:20: “Badlands” e “No Surrender” aprono la festa del Nereo Rocco, il Boss saluta i fans italiani e anche quelli stranieri convenuti allo stadio per la sua ultima apparizione di questo tour 2012 nel nostro paese. L’immagine di tutti gli spettatori che saltano è sempre incredibile, Trieste questa sera non sfigura dopo Milano e Firenze. Siamo solo all’inizio e l’attacco è identico a quello Toscano, seguono infatti “We Take Care Of Our Own“, la titletrack del nuovo disco, “Death To My Hometown“, “My City Of Ruins” e “Spirit In The Night“. La prima vera variazione sul tema arriva con “Downbound Train“, che il Boss esegue su richiesta del pubblico (la classica sign-request di ogni set), quindi dopo “Jack Of All Trades” è il turno di “Youngstown“, altro pezzo che fa alzare il livello della scaletta. Proseguono le chicche con “Murder Incorporated” e “Johnny 99” (già eseguita a Milano quest’ultima). Si ritorna nei binari della normalità con i pezzi successivi ma “Apollo Medley” è sicuramente un’altra buonissima sorpresa, non certo quanto “Because The Night” premiere Italiana, ma non del tour 2012, proposta dopo quasi due ore di concerto. “We Are Alive” è la ventesima canzone della serata, ma ecco che arriva il motivo per il quale i super fans sono qui stasera: “Thunder Road“, seguita da “Rosalita“, una doppietta da infarto! Arrivano i bis aperti dalle due “Born” come oramai da consuetudine nazionale, Elliott Murphy sale sul palco per “Born To Run“, subito dopo arrivano “Bobby Jean” e “Hungry Heart“. Si superano anche questa sera le tre ore di show con “Seven Nights To Rock“: Springsteen è davvero infinito e il pubblico non smette un secondo di fare casino e ballare, consapevole che manca davvero poco alla conclusione di quest’altro concerto incredibile. Tre gigs in Italia per oltre dieci ore complessive di spettacolo: c’è qualcos’altro da aggiungere? Successo immenso, torna presto da noi Boss…
Foto a cura di Giuseppe Craca
Setlist: Badlands
No Surrender
We Take Care Of Our Own
Wrecking Ball
Death To My Hometown
My City Of Ruins
Spirit In The Night
Downbound Train
Jack Of All Trades
Youngstown
Murder Incorporated
Johnny 99
Working On The Highway
Shackled And Drawn
Waitin’ On A Sunny Day
Apollo Medley
The River
Because The Night
The Rising
We Are Alive
Thunder Road
Rosalita (Come Out Tonight)
Born In The USA
Born To Run (con Elliott Murphy)
Bobby Jean
Hungry Heart
Seven Nights To Rock (Moon Mullican cover)
Dancing In The Dark
Tenth Avenue Freeze-Out