Dopo la tornata invernale de “l’Eretico Tour” che l’ha portato in giro per tutta Italia, Caparezza è tornato ad esibirsi per il suo pubblico. Questa volta la location che l’ha visto protagonista indiscusso è stata Carroponte, dove per tutta l’estate si svolgerà il Bloomlive Festival.
Lo show, che qualche ora prima del suo inizio è stato minacciato da una fitta grandinata, si è rivelato un grandissimo successo come tutte le altre date. Il concerto si apre con “Ilaria condizionata”, pezzo tratto dal precedente “Le dimensioni del mio caos”, seguito a ruota da “Sono il tuo sogno eretico”, contenuto ne “Il sogno eretico”. Ed è proprio l’ultimo lavoro del cantautore pugliese il gran protagonista della scaletta. Caparezza interagisce col pubblico come ogni padrone di casa che si rispetti e in uno dei suoi interventi spiega il suo significato di ‘eretico’, ossia colui che si oppone alla sottomissione di dogmi nei quali non crede. Questa breve puntualizzazione vede poi l’ingresso di un dito medio che accompagnerà l’esecuzione de “Il dito medio di Galileo”.
Ma la prima vera ovazione da parte del pubblico si ha con la famosissima “Eroe (storia di Luigi delle Bicocche)”. I fan la cantano all’unisono come fosse un inno e la scena si ripeterà più avanti con “Non siete Stato voi”. L’effetto è da pelle d’oca perché l’artista pugliese, che di solito incanta con la sua ironia e i giochi di parole, in questi episodi si fa più serio come per spingere i suoi ammiratori a riflettere sulla situazione attuale del nostro Paese. Impressione che si ha anche sulle note di “Goodbye Malinconia”. Interessante il medley che anziché coinvolgere il cantante in prima persona, vede il deejay Michael Besozzi fare un rapido mix tra i ritornelli di “Chi cazzo me lo fa fare”, “Nel paese dei balordi” e “Gli insetti del podere”.
La serata trascorre velocemente, tra momenti seri e altri decisamente più allegri. “Vieni a ballare in Puglia” in particolare trasforma il Carroponte in una grande arena danzante. E’ già il momento dell’encore, che comincia con una scenetta divertente che fa il verso agli Oscar (in questo caso il premio è il Capaward) e ovviamente…the winner is “Kevin Spacey”. E anche il pezzo successivo “Vengo dalla Luna” viene introdotto da una parodia di Star Trek (per l’occasione “Star Rezz”). Il momento del commiato è affidato a “Follie Preferenziali”, con la quale il cantante ringrazia tutti i suoi collaboratori, i fonici, i membri della sua band e il pubblico.
Grazie a te, Caparezza, per il meraviglioso spettacolo che ci hai regalato.
Setlist: Ilaria condizionata – Il sogno eretico – Annunciatemi al pubblico – Il dito medio di Galileo – Eroe (storia di Luigi delle Bicocche) – La ghigliottina – Ti sorrido mentre affogo – Chi se ne frega della musica – Medley (Chi cazzo me lo fa fare – Nel paese dei balordi – Gli insetti del podere) – Pimpami la storia – La marchetta di Popolino – Legalize the premier – Non siete stato voi – Goodbye Malinconia – Tutto ciò che c’è – Abiura di me – La fine di Gaia – Vieni a ballare in Puglia
Encore: Kevin Spacey – Vengo dalla luna – Follie preferenziali
Claudia Falzone