Chinese Man, il report del concerto al Flowers Festival del 14 luglio 2015

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Tra le tante date interessanti del Flowers Festival di Collegno (TO), quella dei Chinese Man è di sicuro una di quelle che hanno portato un gran valore aggiunto all’intero cartellone. Intanto perché si tratta di un nome esclusivo nelle rassegne estive italiane, e poi perché era la prima occasione di vedere il collettivo francese esibirsi con percussioni e strumenti a fiato dal vivo. Un cambio di formazione che non solo non ha rotto alcun equilibrio nella già fenomenale proposta dei Chinese Man, già nel cuore di Torino dopo lo show sold out all’Hiroshima Mon Amour, ma ha addirittura alzato ancora di più l’asticella. Davvero difficile competere con loro, soprattutto quando si tratta di quella drum and bass con la quale scuotono la platea.

Nell’intervista che ci hanno concesso in vista dello show, i ragazzi hanno parlato del particolare processo creativo, decisamente non convenzionale, pavoneggiandosi un po’ dell’ottima resa che ottengono in sede di concerto. Nessuna musica scritta, tanta memoria e tanto talento nel seguire il flusso. Un po’ rischioso? Non se sei affiatato ed entusiasta come loro!
Di sicuro ampia parte del merito va anche ai visuals e ai video confezionati in quello che è un lavoro artistico su più fronti, adatto ad essere portato sul palco come un pacchetto unico che colpisce testa e articolazioni. La dub e l’hip hop, coniugati alla perfezione grazie ad un lavoro meticoloso sui suoni,  fanno il resto.
Il pubblico del Flowers è uno dei più caldi visti fin’ora dall’inizio della rassegna, surclassato forse solo da quello di Caparezza, per ovvi motivi sui quali siamo costretti a sorvolare (ma basta leggere un qualunque report di un concerto dell’artista salentino per capire di cosa si sta parlando). E nel gestire la folla pronta a lasciarsi percuotere è fondamentale il ruolo degli MC Youthstar e Taiwan, due tra i nomi più rilevanti nella nuova scena drum and bass.
Insomma, uno show che conquisterebbe chiunque, che sia per la pura voglia di ascoltare musica o la semplice voglia di divertirsi senza pretese.

Il collettivo non assumerà mai una forma definitiva, quindi la serata del 14 luglio al Parco della Certosa di Collegna è stata una grande occasione. Ma di sicuro li vedremo ancora molte altre volte da queste parti, davanti ad un pubblico presumibilmente sempre più vasto. Vedrete: il passaparola sarà nuovamente epidemico.

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