Passare dall’Alcatraz al Mediolanum Forum di Assago in due anni. Un gran bel colpo per i Disclosure che il 16 febbario 2016 a Milano si sono trovati a dover legittimare un’attesa così forte.
Il live, almeno in parte, spiega da solo il perché in così poco tempo il pubblico dei fratelli Lawrence si sia quasi decuplicato. Con solo due album alle spalle (il tour è di promozione a “Caracal“, uscito nel 2015) infatti, il concerto è già una raccolta di hit pari a quelle che possono vantare solo artisti con esperienza decennale.
In questo c’è tutto il loro mondo, con pro e contro. La capacità di scrivere magistralmente successi in grado di attraversare un pubblico trasversale. Hanno imparato molto bene la lezione di un altro duo elettronico inglese, i loro fratelli maggiori Chemical Brothers, dai quali hanno rubato la capacità di scrittura in grado di uscire dalle dinamiche EDM per abbracciare un bacino di utenza più ampio.
Il live parte subito snocciolando alcuni dei grandi successi, senza volersi sottrarre ad un pubblico che li acclama facendo letteralmente esplodere il palazzetto.
Si confermano in grado di reggere sulle spalle la responsabilità di essere il nuovo grande duo di successo della musica elettronica internazionale. Lo fanno a modo loro, senza rispettare i soliti stereotipi e viaggiando, anche nel live, su territori ibridi. Come la scelta dell’impostazione più rock che dance. Le canzoni non si intrecciano, non si completano. Iniziano e finiscono. Su basi potenti e ricche di elementi (quasi tutte le voci) i due fratelli si dividono i compiti tra percussioni elettriche, linee di basso e synth.
La resa è all’altezza delle aspettative e non è affatto un dato scontato. Fanno senza strafare, anche nei visual, quasi a voler mantenere comunque un rapporto il più vicino possibile con il pubblico, come difficilmente accade per questo genere di concerti.
Il live di un’ora e mezza scivola via nell’entusiasmo generale di un parterre gremito a consacrare definitivamente i Disclosure come nuovo fenomeno internazionale.
Disclosure – La scaletta del concerto di Milano
White Noise
F for You
Superego
Jaded
Magnets
Omen
You & Me
Echoes
Nocturnal
Willing & Able
Bang That
ID
When a Fire Starts to Burn
Hourglass
Holding On
Encore:
Moving Mountains (con Brendan Reilly)
Latch