Dunque un concerto che dura un’ora e venti già mi infastidisce, poi mi infastidisce ancora di più vedere delirio collettivo anche quando il cantante del gruppo che si esibisce stecca o dimostra chiaramente di aver finito la voce già dopo venti minuti dall’inizio.
Ma alla fine dei miei fastidi chissenefrega, lo show dei Franz Ferdinand ha entusiasmato i convenuti, il Pala Sharp era quasi pieno (ma non sold out, inoltre era ricco di imbucati con pass familiare tipo, ndr) e il gruppo d’apertura (seguito per dieci minuti causa traffico) Kissogram è sembrato molto interessante per lo meno in ottica futura.
Ammetto che i ritmi sono stati quasi sempre trascinanti e si è ballato volentieri anche grazie a un’acustica che riempiva abbastanza tutte le sezioni del palazzetto…ma quello che mi pare sia stato alquanto evidente è che l’audience giovane si accontenti, tutto sommato, di poco: avevo avuto la stessa sensazione ai The Killers, ma l’idea che i gruppi (sulla cui professionalità nessuno può aver niente da eccepire sia chiaro, ndr) in ascesa della nuova scena rock inglese (sound indie o art rock se volete, influessi elettronici e wave se vogliamo…) possano limitarsi a eseguire i loro compitini on stage (mostrando ogni tanto delle incertezze abbastanza nette) e a piazzare quei due/tre singoli fighi a disco per sbancare al botteghino, sia oramai un modo di operare consolidato. Sarà un segno dei tempi…
Serata globalmente divertente e anche soddisfacente, a patto che non abbiate più di vent’anni.
Setlist: Matinee – No You Girls – Do You Want To? – Tell Her Tonight – Twilight Omens – Walk Away – The Fallen – Take Me Out – Turn It On – Bite Hard – 40’ – What She Came For – Michael – Ulysses – Jacqueline – Outsiders – Lucid Dreams – This Fire
Piero Lisergi