Gianna Nannini nel corso della prima delle due serate al Palalottomatica di Roma fa esplodere d’energia il palazzetto con un sudatissimo e sentitissimo concerto-tappa del Giannabest tour.
Si inizia con uno dei tre inediti del best of, “Mosca Cieca”, e si prosegue con “Possiamo Sempre”, “Revolution” e “Suicidio D’Amore”. Lei è veramente scatenata, rimango colpito nonostante fossi stato ben preparato: calci da karateka (quale è) all’asta del microfono, tuffi fra il pubblico (vietati dalla security già dalla sera successiva, e a quanto pare anche lei si è spaventata ad un certo punto), vibratori coi colori della Bandiera Tricolore, seni al vento, repentini cambi d’abito e tanto altro ha movimentato questa serata.
Seguono alle prime “Profumo”, “Una Luce”, “Un Desiderio”, “Radio Baccano” duettato con la voce registrata di Fabri Fibra (e non di Jovanotti come nella versione in studio) e “Dolente Pia” durante la quale il pubblico sembra proprio non voler restituire al palco la cantante toscana!
Durante il concerto Gianna dà prova anche delle sue capacità al piano e al violino; è accompagnata in questo tour da Thomas Lang (batteria), Giacomo Castellano e Davide Ferrario (chitarre), Hans Maahn (basso) e Stephan Ebn (tastiere).
Le sorprese non sono finite: la storica “Fotoromanza” precede “Amandoti”, la dolcissima e rassegnata “Pazienza”, la nipponica “Io”, “Latin Lover” e la trasgressiva “America”. Quindi è il turno di “Notti Senza Cuore”, “Dea”, “Scandalo”, l’ormai arcinota “Meravigliosa Creatura” in versione originale (veloce), la celebre (da sempre) “I Maschi” e la toccante “Sei Nell’Anima” con, nel finale, un breve accenno a “Io E Bobby McGee”.
Uno dei punti massimi della serata, sia dal punto di vista dell’emozione che della voce è l’esecuzione della coinvolgente “California”.
Per bis e gran finale vengono scelte “Bello E Impossibile”, “Aria”, “Alla Fine” e “Un Giorno Disumano”.
P.B.