Il sonoro non era buono in tutte le zone dell’Arena, il catering aveva prezzi poco popolari e c’erano pochi bagni. Vera la prima, normale la seconda, giusta la terza ricordando però che se fossimo un popolo civile non li distruggeremmo dopo solo due ore dall’apertura cancelli. Lasciate da parte le noti dolenti passiamo alle, tantissime, note positive di questa grandiosa edizione del Gods Of Metal. Non fatevi raccontare sempre le solite cose da detrattori e da chi non è mai contento. Questa volta l’organizzazione è stata efficiente, c’erano zone d’ombra per rilassarsi, non ci sono state sorprese dell’ultim’ora, il bill era stratosferico, il tempo è stato ottimo, l’affluenza pazzesca. Nulla è perfetto, diciamo che l’impianto audio e i fonici avrebbero potuto fare di più, non neghiamo però l’evidenza: è stata una due giorni molto piacevole, ricca di nomi che hanno fatto davvero la storia, c’è stata varietà e i gruppi hanno suonato bene. Iron Maiden su tutti il primo giorno, la tappa italiana del tour nostalgia ha conquistato chiunque, oltre trentacinquemila anime si sono goduti una band che non dà segni di cedimento, anzi migliora col passare degli anni. Slayer meno in palla del solito, Araya completamente svociato e Hanneman più sbronzo del solito, tuttavia parliamo sempre del gruppo più cattivo del pianeta: massacro assicurato, testimonianza il polverone letale che si è alzato da inizio a fine set. Il sempre civile ed educato pubblico italiano ha costretto i Lacuna Coil a esibirsi in un clima che definire ostile è poco, la band nostrana ha comunque fatto onestamente il proprio mestiere, in maniera umile e professionale. Prima di loro menzione obbligatoria per Obituary e Strapping Young Lad, guidati dai rispettivi carismatici frontman John Tardy e Devin Townsend.
Il secondo giorno ha visto la singolare unione di thrashers e glamsters, la notizia è che non è morto nessuno, sono proprio cambiati i tempi! Idiozie a parte, Zakk Wylde, Malmsteen e Udo Dirkschneider hanno avuto ottimi responsi presso i quasi ventimila convenuti, che erano in febbrile attesa tra gli altri per la line up originale degli Anthrax: esplosivi sul palco come al solito, evitando di parlare di Joey Belladonna, riesumato e ancora surgelato vista la performance tentennante sciorinata domenica; è da sottolineare che tra Frankie Bello e Scott Ian è stata battaglia dura per aggiudicarsi il titolo di miglior trascinatore di folla della due giorni, davvero grandissimi. I Megadeth non hanno incantato, proponendo una prestazione che è fortunatamente andata in crescendo, culminando in un finale dove le ovazioni si sono sprecate, ma è rimasto qualche dubbio sull’effettiva competitività della nuova formazione messa insieme da Padre Mustaine. I Motley Crue hanno chiuso il Gods Of Metal 2005 regalando hits che non si sentivano da troppo tempo all’audience. Buono il responso del pubblico, decente la tenuta del riformato quartetto, benché il povero Mick Mars (proverbiale la sua professionalità nonostante la malattia) sia stato costretto alla quasi totale immobilità a causa della spondilite anchilosante che l’affligge.
Slayer setlist: Disciple, War Ensemble, At Dawn They Sleep, Black Magic, Necrophiliac, Blood Red, Born Of Fire, Stain Of Mind, Dead Skin Mask, Chemical Warfare, Hell Awaits, Postmortem, Show No Mercy, Raining Blood, South Of Heaven, Silent Scream, Mandatory Suicide, Angel Of Death.
Iron Maiden setlist: The Ides Of March, Murders In The Rue Morgue, Another Life, Prowler, The Trooper, Remember Tomorrow, Where Eagles Dare, Run To The Hills, Wrathchild, Revelations, Die With Your Boots On, Phantom Of The Opera, The Number Of The Beast, Hallowed Be Thy Name, Iron Maiden, Running Free, Drifter, Sanctuary.
Anthrax setlist: Among The Living, Got The Time, Caught In A Mosh, Antisocial, Nfl, Medusa, Indians, Be All End All, I’m The Man, I’m The Law.
Megadeth setlist: Blackmail The Universe, Set The World Afire, Skin O’ My Teeth, The Scorpion, Wake Up Dead, In My Darkest Hour, She-Wolf, Die Dead Enough, Trust, Kick The Chair, Hangar 18, Tornado Of Souls, Symphony Of Destruction, A Tout Le Monde, Peace Sells, Holy Wars.
Motley Crue set (ordine sparso): Shout At The Devil, Too Fast For Love, Live Wire, Looks That Kill, Ten Seconds To Love, Louder Than Hell, Home Sweet Home, Red Hot, Girls Girls Girls, Wild Side, Primal Scream, Dr. Feelgood, Kickstart My Heart, Don’t Go Away Mad (Just Go Away), Same Old Situation, Silly Love Song, Anarchy In The UK.