Halsey, il report del concerto a Milano del 27 giugno 2017

Si parla spesso dell’inconsistenza di queste giovani popstar usa e getta che nel giro di un anno riescono a vendere una marea di dischi, fanno tour sold out ovunque e poi scompaiono nel nulla. Si dice anche che i ragazzini e le ragazzine di oggi stiano crescendo con dei finti artisti, bravi in studio, bravissimi su Instagram, ma pessimi dal vivo. Il più delle volte è vero, ma è anche vero che spesso si parla troppo senza ascoltare. Le cose vanno vissute. Non si giudica per sentito dire. Perlomeno non è corretto.
Sì, sono andato a sentire Halsey ieri sera all’Alcatraz di Milano, insieme a molti adolescenti e ne sono uscito soddisfatto. Non ho visto di certo la nuova Madonna, questo no, ma ho visto un’artista in rampa di lancio, solida e concreta e che dal vivo spacca.

Il parcheggiatore abusivo, molto soddisfatto della serata, mi ha detto che già dalle prime ore del mattino via Valtellina era murata di gente. Tutto regolare. 

Perché le quotazioni di Ashley Nicolette Frangipane, meglio conosciuta con il nome di Halsey, negli ultimi mesi stanno crescendo a vista d’occhio. Dopo il successo del primo album “Badlands” che l’ha buttata nella mischia, le collaborazioni con Justin Bieber e soprattutto con i Chainsmokers sono state decisive per la sua crescita. Pochi giorni fa, inoltre, è uscito il nuovo album “Hopeless Fountain Kingdom” che ha esordito al primo posto della classifica americana. Non stiamo parlando quindi della prima arrivata.

Sono le 21:15 quando Halsey, accompagnata dalla sua band, sale sul palco centrale salutando i fan. “Ciao Milano, è bello tornare. Qui mi sento a casa”. No, non si tratta della solita frase copia incolla dell’artista straniero che per ingraziarsi l’ambiente dice le prime parole in italiano che conosce. Perché Halsey ha davvero un rapporto speciale con l’Italia, la madre è per metà italiana, e non ha bisogno quindi di parlare di pizza e spaghetti per ricevere qualche applauso in più.

Durante l’ora e trenta di spettacolo, Halsey ha ringraziato più volte i presenti. In questi giorni sta girando molti festival europei e quella di martedì sera è stata la prima vera occasione che ha avuto per abbracciare il suo pubblico. Ieri erano tutti li per lei. Era visibilmente contenta, quasi incredula, di questo risultato.

La scaletta ha proposto molti brani dei suoi due album. Il singolo “Now or Never“, “Lie“, “Bad at Love” e “New Americana“, posta in chiusura, sono soltanto alcuni dei pezzi che hanno mandato in estati l’Alcatraz. Halsey sul palco è accompagnata da un’ottima band con un batterista che picchia davvero forte. Lei ha una bella voce, non da pelle d’oca, ma riesce a saltare da una parte all’altra senza playback e bisogna riconoscerglielo. Sul palco da proprio tutto, lo tiene bene ed è lei la protagonista. Niente ballerini, soltanto dei visual curati ma non spaventosi.

È stato proprio un bel live. Halsey ha davvero le carte in regola per tornare in Italia (durante il live lo ha anche promesso), ma non all’Alcatraz, bensì al Forum. Il prossimo singolo “Sorry”, una ballad romantica e nostalgica, volutamente non inserita in scaletta, se giocata bene porterà i suoi frutti. La fine del concerto di ieri non è altro che l’inizio di un arrivederci.