I Ministri in concerto a Torino: ecco le foto e il report della serata del 24 novembre 2016. La data si è tenuta all’Hiroshima Mon Amour, dove la band ha celebrato i dieci anni dell’album d’esordio “I soldi sono finiti”.
Il report del concerto
Dieci anni sono quel lasso di tempo giusto per realizzare l’avanzare dell’età, stupirsi della velocità con cui passano gli anni, tirare le somme sullo stato più o meno disastroso della propria esistenza. Per qualcuno dieci anni sono invece l’occasione per una grande celebrazione. In questo caso “qualcuno” ha un nome ben preciso: i Ministri spengono dieci candeline e festeggiano dieci anni dall’uscita del loro primo album “I soldi sono finiti”.
Finiti come i biglietti per la serata del 24 novembre. La data torinese all’Hiroshima Mon Amour, terza di questo tour-compleanno, ha registrato il sold-out a pochi giorni dal concerto riempiendo la sala all’inverosimile.
“Dieci anni bellissimi”, un tour per ricominciare dal principio, una parentesi amarcord dedicata “alle persone che in noi hanno creduto quando il palco era alto mezzo metro, la voce non si sentiva e la chitarra era scordata” secondo le parole della band. Palpitano forte i cuori di chi aspetta i Ministri sotto il palco: conoscono a memoria i primi, storici album, sanno esattamente quando il pogo è pronto a scattare e non si tirano indietro. È per loro in particolare che il trio milanese calcherà la scena stasera.
“Amiamo i nostri vestiti, nessuno potrà mai levarceli” cantava Davide “Divi” Autelitani nel 2006: così escono dalle quinte i Ministri, con le divise che il loro pubblico conosce da sempre. Le fiamme del visual dedicato al decennale sembrano scoppiettare sul fondale ma è il parterre a incendiarsi sulle prime note di “La mia giornata che tace” assecondando la furia dei Ministri sul palco. La band che “suona per non lavorare mai” ha fatto delle performance energiche e distruttive un marchio di fabbrica e chi li segue da sempre lo sa: lo dimostra il pogo selvaggio che si scatena all’altezza dei loro piedi, incurante del caldo e del sudore.
Come promesso, la scaletta si snoda tra brani dell’album del 2006 intervallati da pezzi di repertorio più recenti e cover illustri. “Diritto Al Tetto” e “Abituarsi alla fine” sono le bombe che i Ministri sganciano a fine encore per una chiusura con il botto, completa di stage diving per non rischiare di uscire dalla sala senza lividi.
“Se il nostro rumore non piace più, il nostro sudore non piace più, non abbiamo altro da vendere” diceva la canzone simbolo del tour “Dieci anni bellissimi”. Dieci anni dopo sembra che i Ministri non debbano preoccuparsi di essere dimenticati.
Le foto del concerto
A cura di Andrea Marchetti.