Diciamolo, del trittico in compagnia di Page e Clapton, Jeff Beck è sempre stato il più tamarro o per lo meno quello più fuori dagli schemi. Il buon Jeff, reduce da un ultimo album apprezzato da pubblico e critica, ha potuto mostrare tutto il suo eclettismo nella splendida cornice del Castello Sforzesco di Vigevano, di certo una delle location più belle viste negli ultimi anni (soprattutto se parliamo di festival). Se all’inizio la proposta musicale poteva apparire un po’ troppo per “addetti ai lavori”, col passare del tempo lo stesso musicista ha forse intuito che, per tenere attenti i meno avvezzi allo strumento, avrebbe dovuto concedere un po’ più spazio alla commercialità (anche questa, comunque, in senso molto lato). Dopo una splendida Corpus Christi Carol ecco dunque fare il loro avvento una serie di splendide cover, la cui distanza nel tempo rende bene l’idea di che matto sia ancora Jeff Beck superati i sessanta: si è passati così da una strumentale “A Day In The Life” (punto più alto della serata) a “Little Wing”, cantata magnificamente dal batterista della band, passando da una dolcissima “Over The Rainbow”, che già l’amico Clapton aveva reso splendida all’inizio del nuovo millennio. Gran finale con “I Want To Take You Higher” di Sly And The Family Stone, cantata da tutti presenti e con “Nessun Dorma”, presente sull’ultimo album e degna conclusione di un concerto svolto nel paese di Puccini.
Luca Garrò