Killers, Franz Ferdinand – Rock In Roma, Roma 14 luglio 2009

 

Aspettando religiosamente il 19/07/09, data in cui per la prima volta all’Olimpico si esibirà il Boss del rock per eccellenza, Bruce Springsteen con la E-Street Band, al Rock in Roma a Capannelle, si sono esibiti due tra i gruppi più promettenti del genere: i Franz Ferdinand e i The Killers; se poi aggiungiamo che la serata è stata aperta dai White Lies, gruppo inglese che tra gli esordienti ha raggiunto maggior successo grazie all’album album “ To Lose my Life” numero uno in tutte le classifiche inglesi, allora l’evento è completo.

Il concerto si è aperto alle ore 19 per poi chiudersi alle 24 circa, per cinque ore ininterrotte ( cambio strumenti a parte) di musica. Come dicevamo i White Lies hanno aperto la manifestazione, esibendosi davanti ad un pubblico a dire il vero non proprio numerosissimo, causa mala informazione sull’inizio dell’evento (alcuni giornali riportavano addirittura le 21:30!). Il gruppo inglese dopo aver suonato per circa un’ora molti brani dell’album d’esordio, compreso il trascinante singolo omonimo, ha lasciato il palco ai Franz Ferdinand.

La formazione capitanata da Alex  Kapranos, giunta a Roma per presentare la sua terza fatica discografica “ Tonight: Franz Ferdinand”, ha subito riscaldato l’ambiente aprendo lo show con il singolo estratto dall’album d’esordio “ This Fire”. La band scozzese ha fatto un grande salto di qualità virando su un sound più elettronico e a tratti quasi psichedelico, cambiando notevolmente l’iniziale formula  brit rock; un cambiamento che non ha soddisfatto proprio tutta la critica, e che invece dimostra, specie in un live come questo, la raggiunta maturità della band, capace di mescolare in un mix perfetto tutti i brani del loro repertorio. Per chi come il sottoscritto aveva già visto i Franz Ferdinand all’Olimpico tre anni fa aprire il concerto dei Depeche Mode, la sorpresa è stata poi doppia visto che Alex e soci hanno notevolmente migliorato la loro capacità di interagire con il pubblico, ed alzato il livello delle loro esibizioni, sfoggiando il meglio del loro repertorio: da “No you girls” secondo estratto dall’ultimo album, a quelli che oramai possiamo definire dei classici come “Dark of Matinèe” ,“Michael”, “Do you want to”, ed ancora “Auf Achse” e “40’”.
Particolarmente belle nella loro veste live anche “Outsiders” e la fortunatissima “Take me out”.
Dopo qualche minuto di pausa il gruppo ha concesso alcuni bis come la bellissima “Ulysses”, singolo da traino dell’ultimo album e manifesto del loro cambiamento I found the new way ,“Turn it on” per poi concludere la loro straordinaria performance con  l’allucinata “Lucid dreams”, pezzo dell’ultimo album che si chiude con un bellissimo campionamento elettronico molto psichedelico, grazie anche all’aiuto delle luci: un finale perfetto per la loro serata!

Venendo infine a quello che per molti era l’evento principale, verso le 22:30 si sono esibiti i The Killers: non li avevo mai visti dal vivo ma sono rimasto impressionato dalla carica che sono stati in grado di trasmettere al pubblico, al loro pubblico venuto dagli States apposta per loro, anche se bisogna togliersi tanto di cappello davanti ai fan italiani presenti in massa che conoscevano quasi tutti i brani a memoria. Del resto non è un mistero per nessuno che questo per Brandon Flowers e compagni sia stato un anno veramente da ricordare. Dal loro ultimo album hanno tirato fuori la perla pop “Human”, brano d’apertura del set, nonché uno dei più grandi successi del 2009. Non sono mancate però, oltre le nuove hit come la fortunatissima ed acclamatissima “Spaceman”, neanche le canzoni che li hanno portati al successo, quelle per altro accolte con più fervore dal pubblico come “Somebody told me”o “”Mister Mr Bringside”, senza contare “Bones” o “When you’re young” presenti tra i bis concessi al pubblico.
La loro esibizione oltre a dimostrare lo stato di invidiabile forma del gruppo, ha sottolineato che è sbagliato sostenere che nel rock non si fa nulla di nuovo, ma c’è chi propone ed innova intelligentemente. Tutti quelli che hanno lasciato il concerto dopo la mezzanotte stanchi, stremati ma divertiti e compiaciuti, possono ritenersi più che soddisfatti per aver assistito ad una serata di grande musica.

Grazie a Francesco Ricci

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