Mettete che dopo una pizza all’El Paso vi venga voglia di ascoltare musica dal vivo. Il 3 gennaio in effetti la soluzione più ovvia sarebbe mettere su un cd live e spararvelo in macchina mentre tornate a casa. Invece no, se nei dintorni c’è un circolino che è stato ricavato nei (piccoli) locali della stazione ferroviaria di Talamona (Arci Demos), provincia di Sondrio nella ghiacciata Valt(h)ellina (come insegnano gli SNP).
Se poi siete un momento dentro nell’underground e sapete che proprio quella sera in quel buco assurdo avrebbe suonato il power trio dei King Bong, una delle forze emergenti del panorama stoner italiano, la soluzione alla voglia di live music è servita.
Stoner rock dicevamo, strumentale però, con molta improvvisazione e un po’ di psichedelia, unito a spruzzate doom, funky e tempi dispari che fanno molto figo (o nerd a seconda delle vostre inclinazioni). Chiaro che senza un minimo di capacità tecnico-esecutiva non si combina nulla, non si scaldano gli spettatori (e ce n’erano, ammassati in modo irreale in 3 metri quadri) e non si poga sul pavimento più scivoloso che la storia ricordi. E per l’appunto Alberto, Andrea e Teo sono riusciti nell’impresa, puntando su quattro brani lunghi da dio e densi di cambi di tempo e umore.
Volete un consiglio? Andate a vederli e capirete perchè è valsa la pena di farsi questo concertino con -8 gradi in esterna, digerendo una ricca quattro salumi.
Setlist: Wake & Bake, One Riff To Rule Them All, Weedenstein Junior, All The Pretty Horses