Lasciati gli amici a casa e smessi i panni del padrone della festa, Max Gazzè è tornato in pista per promuovere con una serie di concerti il suo ultimo lavoro solista, “Maximiliam”, e festeggiare i vent’anni del suo primo disco da cantante. Padova, dalla sua, ha risposto con tanto entusiasmo, riempiendo il Gran Teatro Geox come nelle grandi occasioni e accogliendo il cantante e la sua band con un boato che ha messo subito a suo agio Max, ricordandogli i fasti del tour portato anche nella città veneta assieme agli amici Fabi e Silvestri poco più di un anno fa.
L’occasione è ghiotta, il pubblico caldissimo fin dai primi brani tratti dal lavoro più recente, ma è sulle note de “Il timido ubriaco” che si avverte la prima scossa di adrenalina: perché la scaletta alterna momenti d’introspezione e lento divenire a scariche di pop elettrico e un po’ elettronico; dietro, sullo sfondo, c’è un megaschermo interattivo con cui il cantante gioca a mo’ di personaggio dei videogames anni ’80 fra lampi di luce e mattoncini che cadono dall’alto, per poi lasciare spazio a una coreografia di luci ed effetti da discoteca, ma anche ad immagini e video dal gusto un po’ retrò e fumettistico.
Gazzè negli ultimi vent’anni ha collezionato una serie di hits che l’hanno reso famoso trasversalmente, sia fra cultori della musica d’autore che fra ascoltatori delle radio commerciali. Per questo non stupisce l’affiatamento col pubblico e la partecipazione convinta di tutti, parterre, platea e tribuna nei momenti topici del live, né stona il silenzio quasi totale e le labbra serrate sul trittico centrale “Il bagliore dato a questo sole”, “Sirio è sparita” e “L’eremita”: canzoni tratte da “Contro un onda del mare”, il suo primo disco del 1996, sconosciuto ai più ma ai tempi gioiellino che lo fece emergere nel panorama della musica italiana.
Ma il silenzio è rotto presto e il pubblico scosso a dovere sulle note di “Vento d’estate” che riscalda gli animi e lancia la folla negli ultimi balli che accompagnano alla chiusura dello spettacolo con la più intima Comunque vada.
Senza dubbio un bel concerto, vissuto intensamente nelle sue due ore di durata fra picchi di intrattenimento, anche fisico, e momenti meno scalmanati, ma non meno coinvolgenti. Un’occasione per rivedere il buon Max e complimentarsi per la sua carriera ricordando che dai tempi di “Cara Valentina” la sua musica ci accompagna da vent’anni buoni e cha ancora ha molto da poter fare e dare.
Ma questo a chi se lo scorda il buon Gazzè continua a cantarlo, no?
Max Gazzè, la scaletta del concerto di Padova del 25 marzo 2016
Mille volte ancora
Megabytes
I tuoi maledettissimi impegni
Il timido ubriaco
Il solito sesso
Su un ciliegio esterno
Nulla
Ti sembra normale
Cara Valentina
La Favola di Adamo ed Eva
Sul fiume
Raduni ovali
L’uomo più furbo
Edera
L’amore non esiste [Fabi-Silvestri-Gazzè]
Questo forte silenzio
Mentre dormi
La vita com’è
Il bagliore dato a questo sole
Sirio è sparita
L’eremita
Vento d’estate
Sotto casa
Una musica può fare
Comunque vada