Meat Loaf – Wembley Arena, Londra (UK) 7 dicembre 2010

E’ sbalorditivo andare a vedere Meat Loaf nel Regno Unito, alla Wembley Arena, sentire il pubblico cantare dalla prima all’ultima nota e pensare che se venisse da noi canterebbe di fronte a trenta persone all’Alcatraz…

Detto ciò, il tour di presentazione del recente “Hang Cool Teddy Bear” va a gonfie vele ovunque sbarchi e questo la dice lunga sulla forma del singer, per lo meno quella vocale.
Come noto, Meat Loaf non è mai stato un fuscello, ma negli ultimi anni qualche incertezza si era presentata durante i suoi show e il timore che l’età iniziasse a prendere il sopravvento si era insinuata in alcuni fan. Lo show di Londra ha fugato ogni dubbio a riguardo: l’inizio con “Hot Patootie” dal Rocky Horror sembra quasi una dichiarazione d’intenti, un modo per dimostrare di essere in serata di grazia; tale sensazione è confermata dall’infuocata esecuzione, dopo soli tre pezzi, di “Bat Out Of Hell”, cantata all’unisono dai venti mila presenti e vero inizio della serata per i composti inglesi di mezza età. E’ il momento dei brani tratti dall’ultimo album, in cui Meat Loaf dimostra di credere davvero molto e il cui apice è raggiunto dalla divertentissima “Losangeloser”, in cui il nostro pare un ragazzino e non un uomo di sessantatre anni.
Per tutto lo show l’immancabile controparte femminile è rappresentata dalla bravissima Patty Russo, voce perfetta per accompagnare quella del possente cantante, mentre su “Boneyard” è Imelda May a fare la propria apparizione. Finale classicissimo su “Dead Ringer For Love” con i protagonisti intenti a sparare magliette sul pubblico in estasi.
Difficile trovare aspetti negativi per uno show del genere: suoni potentissimi, acustica perfetta e grandi musicisti hanno creato un mix perfetto. Se proprio dobbiamo trovare qualcosa di negativo, è mancata parecchio la presenza di brani dal terzo capitolo di “Bat Out Of Hell” e soprattutto, ma questo non può essere annoverato tra i difetti, l’apparizione di Brian May, data per certa fino al giorno prima e saltata per un grosso incidente capitato a suo figlio. Peccato non poter vedere uno show di queste dimensioni nel nostro paese.

Setlist: Hot Patootie – If It Ain’t Broke, Break It – Bat Out Of Hell – Peace on Earth – Living on the Outside – Los Angeloser – You Took The Words Right Out Of My Mouth – Song of Madness – Animal – Rock And Roll Dreams Come Through – I’d Do Anything For Love – Two Out of Three Ain’t Bad – Paradise By The Dashboard Light – Boneyard (with Imelda May) – All Revved Up With No Place to Go – Dead Ringer For Love.

Luca Garrò

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