Sono le 18:50 tipo, il Metalitalia Festival 2015 è già iniziato da un pezzo. Io ovviamente sono messo male. Oramai mi bastano centoventi secondi per farmi salire la voglia di tornarmene a casa non appena arrivo a un concerto. La gente, fondamentalmente. Ma è un mio problema. Orco zio quanta gente. Non è che me ne aspettassi poca ma qua è roba da parcheggio abusivo in mezzo al prato. Un botto di persone sparse fuori dal Live Club, un altro botto fuori nell’area fumatori del Live Club, un po’ di gente dentro e diverse persone in balconata.
Attaccano gli Onslaught e in un baleno il locale è strapieno. Il sold-out annunciato in mattinata è un tutto esaurito di quelli che davvero fanno paura. Quando gli Exodus iniziano a suonare non ci si muove più. Ma no nel senso che fai fatica a passare. Non ti muovi. Punto. In balconata si sta in piedi sulle sedie, si crepa di caldo e si scapoccia. Si gode soprattutto.
La libidine diffusa nell’aria (aria?) che si respirava (#SEH?) all’interno della location era qualcosa che davvero non percepivo da tempo. Il popolo metal italiano ha finalmente (ri)trovato qualcosa che aveva vagamente accarezzato coi primi Gods Of Metal, coi minori Tradate ed Evolution, e che aveva drammaticamente perso negli ultimi anni. Un raduno vero e proprio, una line-up credibile per veri appassionati, la possibilità di incontrare i propri idoli grazie a un’area meet and greet perfettamente allestita, gestita e organizzata. Certo, l’area ristoro interna al locale non ha retto i troppi ordini ricevuti, i pub intorno al Club sono stati sufficientemente saccheggiati e magari un tot di paninari in più sarebbero serviti.
Ma è stato un successo colossale, un evento che (era la quarta edizione) ora ha tutte le carte in regola per provare a fare il grande salto. C’è tutto: il pubblico che ci crede, le persone che sanno organizzare come si deve le cose, la credibilità. E’ riduttivo parlare di webzinari che organizzano un concerto. Cercate di conoscere i ragazzi (ragazzi? ma de che, alcuni son veramente dei vecchi oramai come il soprascritto!) che coordinano Metalitalia, e capirete che non si diventa numeri uno del settore per caso. Come non avviene per caso che Live Nation e Ceres supportino un evento così ben costruito da Metalitalia, appunto, Eagle Booking ed EMP.
Ah, e le band? Ne ho viste quattro: gli Onslaught han spaccato, iper underground sfiga e anche vecchi oramai, ma tanta attitudine. Ci credono e fanno bene. Se non hanno mai avuto successo il motivo è evidente anche oggi. Suonano la loro roba e si fan i cazzi loro. Zero pose, zero tentativi di ingraziarsi un pubblico che comunque li adora.
Fleshgod Apocalypse: non saranno mai la mia tazza di the. Impatto black sinfonico, death, blastbeat, growl, un tipo che grida pulito, corista lirica, pianista, batterista clamoroso. Però tantissima roba. Show studiato in ogni dettaglio, idem le pose, i movimenti, le luci, le sfumazzate che partivano nel momento giusto. Teatralità a pacchi. All’estero gli vogliono parecchio bene. Qui dentro il Live Club li avranno conosciuti bene in 250 a dir tanto. Sono di Perugia e dovrebbero essere un orgoglio. Applauditi e supportati comunque, benchè fuori contesto.
Exodus: clamorosi. Vincitori assoluti. Scene nel pit da Live At Budokan degli S.O.D. Strepitoso Zetro Souza e la band tutta. #Tupatupa is still the law. Avessero fatto Fabolous Disaster avrei seriamente valutato la possibilità di buttarmi di sotto dalla balconata. Co Los Sa Li.
Testament: oh ogni cazzo di volta che li ho visti (forse sei volte, sempre in festival o di supporto ad altri) han sempre impiegato le ore a fare il soundcheck e a preparare il palco. Ma nemmeno i Rammstein ci impiegano tanto. Poi quando aprono con Over The Wall dimentichi tutto. Però oh che palle, specie se è mezzanotte passata, il locale è satollo e siamo tutti mezzi morti per il post Exodus. Detto questo, i ragazzoni stanno ancora bene. Tra l’altro Skolnick, Di Giorgio e Gene Hoglan son tanta roba. Chuck è sempre il nostro grande capo indiano preferito. Greatest hits e via, tutti contenti.
ps: per tutti i webzinari e autoeletti giornalisti della sfiga del circolino ruok e metaulsz: prendete nota, imparate, supportate, applaudite. Solo in questo modo un giorno potrete valere qualcosina.
Vi aspettiamo l'anno prossimo \m/ #mif2015http://metalitalia.com/live_report/metalitalia-com-festival-2015/
Posted by Metalitalia.com on Sabato 30 maggio 2015