Ministri – New Age Club, Roncade (TV) 7 dicembre 2010

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Nel vedere il bordello di gente che è accorsa a Roncade per la penultima data dei Ministri nel 2010, è spontaneo chiedersi se nel locale suona una rinomata band internazionale e non un gruppo italiano.


In realtà la spiegazione è solo una: negli ultimi anni c’è un ritorno in auge del rock cantato nella nostra lingua madre, che ha portato quei nomi di seconda fascia che, fino a pochi anni prima, riempivano a metà i club ad ottenere i numeri importanti. Il risultato è un sold out raggiunto nel corso della serata.

Ma partiamo dall’inizio.. belli i King Size di spalla: cravattini, fighettini con gli occhialini, ma un gran tiro e un chitarrista di origini sudamericane che trasuda rock da tutti i pori. Senti il garage, senti i Beatles, ma soprattutto senti bei brani. A conferma di quanto detto prima: Italians can do it better.

Ammetto le mie colpe.. conoscevo pochissimo i Ministri, e principalmente per la loro canzone “Bevo”, le giacche napoleoniche e una performance interessante ma nel posto sbagliato in apertura ai Coldplay lo scorso anno. Errore madornale: i milanesi sono una delle live band più efficaci in circolazione sul nostro territorio. Dalla loro hanno uno show che, pur avendo il club come dimensione ideale, è di livello professionale: le luci su “Il sole”, sincronizzate con il ritornello, sono un esempio palese. E anche la musica, che spazia dal grunge al punk, passando per il post hardcore e il rock più genuino. Una proposta all’apparenza ostica che però il numeroso pubblico, etichettato come una delle fanbase più fedeli nel panorama nazionale, canta dall’inizio alla fine, spesso sovrastando la band stessa. Scaletta ovviamente sbilanciata sull’ultimo disco “Fuori”, ma con comunque tanti brani dalle precedenti tre release.

I musicisti recitano alla perfezione le loro parti: Davide con il suo stile teatrale e la capacità di usare registri vocali diversi con una certa facilità, cattura l’attenzione del pubblico, spesso però “distratto” dal chitarrista Federico, che sembra tutt’uno con la sua chitarra. Agli altri due musicisti il compito, svolto egregiamente, di completare il muro di suono heavy dei Ministri. Concerto paura: vedete di non perderveli dal vivo, visto che faranno un botto di date da qui fino al 2012.

Nicola Lucchetta

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