Pierpaolo Capovilla, le foto e il report del concerto a Bologna del 4 dicembre 2014

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Il concerto di Pierpaolo Capovilla andato in scena il 4 dicembre 2014 al TPO di Bologna lascia in mano, a chi ha avuto la fortuna di essere presente, qualche bella certezza su questo suo “Obtorto Collo Tour”. Oltre alla capacità di redigere delle accurate istruzioni per l’uso da indirizzare ai fan delle sue storiche band.

Ma andiamo con ordine: mi avvicino ormai alla senilità, quindi per cominciare mi lamenterò. Sull’evento c’era scritto “inizio ore 21”; il concerto è cominciato alle 23 e 30: durante quelle due ore e mezza di attesa, ammetto di avere schiacciato vari pisolini. Oltretutto sarebbe il caso di ricordare a molte delle ragazze presenti al concerto di ieri sera che nel locale fanno entrare anche se si indossa il maglione infeltrito di quattro taglie troppo grande. Gli anni Novanta incombono, e io ho paura.
Ora che i miei sfoghi da anziana misantropa sono terminati – e devo dire che mi sento meglio – posso elencare con perizia i passaggi che mi sento di suggerire ai fan di Capovilla, per godere al meglio questa sua avventura solista:
– uscite e andate a comprare una copia di “Obtorto Collo” dal vostro spaccia-dischi di fiducia
– ascoltate l’album
– rimanete interdetti (perché accadrà, quasi sicuro che accadrà)
– riponete per un attimo la vostra copia del disco su una mensola
precipitatevi al prossimo concerto di Pierpaolo, aspettate due ore e poi godetevelo tutto.

Sì, perché l’energia che arriva dal palco è impressionante; Pierpaolo canta, recita, racconta, si appassiona, si diverte, suona, pensa. E il pubblico con lui. Si solleva un’ovazione, naturalmente diretta anche ai musicisti che lo accompagnano, una vera forza. Ed è un tuffo al cuore quando, sul quarto pezzo (“Come ti vorrei”) Pierpaolo impugna il basso, così mi si stampa un sorrisino ebete sulla faccia. Lo show prosegue, tra un’intensissima interpretazione di “Quando” e quella più commovente di “Ottantadue Ore”, e alla sua conclusione, anche se la durata complessiva è ridotta, la lunga attesa è stata ampiamente ripagata.
Insomma, anche il fan più nostalgico dei One Dimensional Man e il più esaltato de Il Teatro degli Orrori dovrebbe correre a partecipare a questa avventura di Pierpaolo, che quando è su un palco non sbaglia un colpo: se il disco vi ha lasciati perplessi, un live di questo tour cancellerà ogni dubbio sul primo lavoro solista di Capovilla.

Sara Sargenti

Fotografie a cura di Mathias Marchioni.

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