Con il treno della enorme notorietà, quello preso in tempo da band come Muse e Coldplay, oramai perso, i Placebo di Brian Molko sono capaci di radunare comunque 3000 fan nella splendida cornice di Villa Manin.
L’occasione è il tour di supporto di “Battle for the sun”, che ormai dura da un anno. Mai rassegnati, ma forse un po’ provati dal lungo periodo on the road, i Nostri sono autori di uno show di impatto potente, dal punto di vista sonoro ma anche visivo.
Un muro di suono, amplificato anche da dei suoni praticamente perfetti, e un pannello led utilizzato per trasmettere dei video durante i vari pezzi (stupendo quello che ha accompagnato l’opener “Nancy boy”) sono le caratteristiche portanti dello show della band inglese, che si è presentata sul palco con pantaloni e camicia bianca. A tenere in piedi le due ore live soprattutto Brian Molko, autore di uno show di alto livello a livello musicale e vocale, grazie anche al timbro vocale che rende i Placebo una band diversa dalle altre. A Stefan Olsdal, l’altro membro fondatore della band rimasto, un ruolo di comprimario con qualche parte vocale.
Una scaletta (i pezzi presi da “Battle for the sun” sono posizionati per buona parte nella prima metà del set) coraggiosa, nella quale vengono esclusi brani come “Pure morning” e “Special K”, canzone che ha lanciato alla fine degli anni Novanta e all’inizio del nuovo Millennio la band inglese e che, di fatto, fanno parte del bagaglio della storia del rock alternativo degli ultimi tre lustri. Una band che non guarda indietro alla gloria, capace di fare scelte sofferte (e proprio l’ingresso del giovane Steve Forrest al posto dello storico batterista Steve Hewitt ne è una prova) e di andare avanti con una coerenza e una qualità di tutto rispetto.
In apertura i bresciani Aucan che con il loro mix di chitarre rock ed elettronica hanno fatto ballare i già numerosi presenti, tra atmosfere dilatate e veloci bpm.
Setlist: Nancy boy, Ashtray heart, Battle for the sun, Soulmates, Kitty litter, Every you every me, Special needs, Breath underwater, The never-ending why, Bright lights, Meds, Teenage angst, All apologies (Nirvana cover), Song to say goodbye, The bitter end, Trigger happy, Post blue, Infra-red, Taste in men.
Nicola Lucchetta