In questa grandissima estate di concerti, noi di Outune abbiamo deciso di prendere due piccioni con una fava e seguire nella stessa città due date di due tour molto attesi: Duran Duran e Massive Attack. Ci siamo sparati quindi una bella trasferta nella ridente Ravenna per un weekend con scene ai limiti dell’assurdo come escursioni alcoliche sulla spiaggia, alberghetto gestito da studentesse, ristorante con le cameriere gemelle e padrona romagnola purosangue (una da ‘Ma va là va là va là, patacca!’). Entrambi i concerti si sono svolti alla grande nello spiazzo antistante al Pala de Andrè, comodamente raggiungibile, fornito di ottimi bar e servizi ed entrambi hanno avuto una buonissima affluenza di pubblico. Famiglie intere per i Duran Duran ed età media sopra i 25, pubblico un po’ più numeroso, più giovane e decisamente più fatto per i Massive Attack. Sulle 5000 persone a sera sono un buon numero per due band che stanno proponendo numerose tappe in Italia.
Duran Duran
Ormai ridotti a quartetto dopo la defezione del chitarrista Andy Taylor, i restanti quattro hanno comunque piazzato con consumata disinvoltura uno show perfetto. Simon LeBon, Nick Rhodes, John Taylor e Roger Taylor, forti di suoni precisi, carisma inimitabile e 30 anni di esperienza, hanno coinvolto i presenti sia con i nuovi pezzi che con i classici bramati dalla folla. In due ore e passa di concerto il nuovo Red Carpet Massacre è stato presentato abbondantemente, con cinque canzoni, e ha segnato il tono notturno delle coreografie e il look dei nostri. In linea col suo sound elettronico e ballabile, la parte centrale del concerto ha offerto un set elettronico dove i quattro membri storici, a bordo palco con sintetizzatori e drum machine, hanno eseguito un medley davvero coinvolgente originale. Presenti poi tutti i superclassici: ‘Hungry Like The Wolf’, ‘Wild Boys’ e The ‘Reflex’ acclamatissime, la superballad degli ’80 ‘Save A Prayer’ e quella dei ’90 ‘Ordinary World’, la funk ‘Notorius’ e ‘A View To A Kill’ di 007 Bersaglio Mobile, Girls On Film allungata e usata per la presentazione della band e i giochi col pubblico e tripudio finale con ‘Rio’. Ottimo anche il lavoro del resto della band (nuovo chitarrista, sassofonista e bellissima corista). Concerto divertentissimo, ennesima prova del valore della band, trionfo della positività e dell’energia degli anni ’80 su tutto.
Duran Duran setlist: The Valley – Red Carpet Massacre – Nite Runner – Hungry Like The Wolf – Planet Earth – Falling Down – Come Undone – Skindivers – The Reflex – Save A Prayer – A View To A Kill – Electroset (Last Chance On The Stairway/All She Wants Is/Leatherette/I Don’t Want Your Love/Skin Trade/Tempted) – Notorius – Girls On Film/band presentation/Papa Was A Rolling Stone – Ordinary World – (Reach Up For The) Sunrise – Wild Boys – Rio
Marco Brambilla