Ho visto i Red Hot Chili Peppers tante volte nel corso della mia esistenza, ma non mi era mai capitato di assistere a un loro concerto in mezzo a una tempesta di fulmini. E soprattutto di uscirne incolume. Il 21 luglio scorso infatti non solo ha visto la band californiana fare tappa all’Ippodromo San Siro di Milano con un pienone molto simile a quello del giorno precedente a Roma, ma anche delle condizioni atmosferiche a dir poco scenografiche.
Si inizia con una buona mezzora di anticipo sulla tabella di marcia (proprio a causa del temporale?), e come di consueto, arrivano alla chetichella sul palco Chad Smith, Josh Klinghoffer e Flea, improvvisando una jam per scaldare i motori e gli animi. Ma è quando si palesa Anthony Kiedis che lo show parte sul serio, con la superhit “Around the World”. Lo stage è quello delle grandi occasioni (per intenderci, quello utilizzato per i grandi festival open air) con un semicerchio al centro della scena e altri quattro maxischermi circolari a contorno, decisamente meno d’effetto delle lucine al led semoventi utilizzate nei palazzetti, ma tant’è.
La chimica che lega i Nostri è la medesima che avevo notato durante la tranche autunnale del “The Getaway World Tour”: nonostante l’impostazione rigidissima dei movimenti, della band e della struttura della scaletta, Kiedis e soci hanno voglia di suonare. E lo si nota soprattutto dalle jam che fungono da collante tra un pezzo e l’altro, con Flea e Kilinghoffer sempre più affiatati a rincorrersi sulle loro (in totale) dieci corde. Chad Smith è il solito gigante buono, implacabile e preciso dietro alla sua batteria, mentre Kiedis finalmente ha imparato a tirare fuori la voce, nonostante rispetto a qualche tempo fa risulti un poco più ingessato (o forse proprio per questo) e non abbia perso l’abitudine di dimenticarsi di tanto in tanto le parole dei suoi stessi pezzi. Chi proprio ingessato non è il nostro bassista Michael Balzary, che ogni tanto spara frasi casuali (tipo “dov’è la luna? Voglio vedere la luna” mentre il cielo si fa sempre più minaccioso) o improvvisa simpatici motivetti (“grazi motherfuckers, grazi”). Sono appunto i siparietti di Flea a inframmezzare uno spettacolo che fila dritto fino alla fine senza scossoni di sorta.
Ma è la setlist la vera punta di diamante della tappa milanese: a partire dall’apertura con la sopracitata “Around the World”, passando per la più recente “Snow ((Hey Oh))” e per la cupissima “Otherside”. Ovviamente “The Getaway” viene omaggiato diverse volte in scaletta, ma limitandosi a proporne solo i singoli principali. Tra le sorprese gradite due estratti poco scontati da “Stadium Arcadium” (“Hey” e “Charlie”) e la struggente “I Could Have Lied” (presente nel disco simbolo dei RHCP, “Blood Sugar Sex Magik”). Il momento cover questa volta è toccato a “Fire” di Jimi Hendrix, ma come in altri brani più tirati (“Suck My Kiss” su tutti), la band ha dimostrato tutta la stanchezza di un anno pressoché ininterrotto in tour, faticando a ingranare con la grinta giusta (complice anche l’acustica piuttosto impastata dell’Ippodromo). La conclusione, come da tradizione consolidata, è affidata a “Give It Away”, e dopo un’ora e mezza scarsa di concerto, è tempo di salutarsi.
Come scrivevo qualche riga sopra, nonostante i Red Hot Chili Peppers non siano band da colpi di testa, questa serata ha avuto un sapore particolare. E mi ha dimostrato per l’ennesima volta che il potere della musica è più forte delle tempeste (reali o metaforiche) della vita. Oggi non è stato un giorno facile per molti, ma i colori e l’energia del quartetto californiano sono riusciti non solo ad avere la meglio sulle intemperie ma anche sulla tristezza, ricordandoci quanto la musica, senza distinzioni di genere o di artista, possa fare del gran bene. A me i Red Hot lo fanno da 18 anni, e non posso fare altro che essergliene grata ancora (e soprattutto) oggi.
La scaletta del concerto di Milano
Intro Jam / Around The World
Snow
Otherside
Dark Necessities
Hey
Fire
Go Robot
Californication
Charlie
Sick Love
Don’t Forget Me
Suck My Kiss
I Could Have Lied
By The Way
Goodbye Angels
Give It Away
Le foto del concerto di Milano dei Red Hot Chili Peppers
a cura di Mairo Cinquetti.