Red Hot Chili Peppers Milano 11 dicembre 2011

La recente esibizione dei Red Hot Chili Peppers agli MTV Music Awards mi aveva fatto pensare che i problemi legati alla voce di Anthony Kiedis dal vivo non fossero ancora stati superati. Eppure ero convinto che negli ultimi tempi il cantante avesse fatto un grandissimo lavoro sulle sue corde vocali e la cosa mi aveva un po’ demoralizzato. Il concerto del Forum di Assago, invece, ha confermato la prima sensazione: quella che una volta era la sola pecca della band in sede live, ora non lo è più.

► FOTO RED HOT CHILI PEPPERS LIVE A TORINO

Completamente sold out da mesi, il ritorno della band americana era atteso come l’evento assoluto di quest’ultima parte di anno e già dall’attacco di “Monarchy Of Roses” si è capito che la serata sarebbe stata di quelle da ricordare.

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Il palco è di quelli da super star, l’impianto luci di quelli che poche volte si vedono a Milano e la band è carica a a a mille, segno che il nuovo album e l’ingresso di un nuovo chitarrista ha davvero ridato entusiasmo a tutti. I brani di “I’m With You” sembrano fatti per essere suonati dal vivo, in particolare i due che scatenano maggiormente la reazione del pubblico: “Look Around” e il primo singolo “The Adventures of Rain Dance Maggie”, anche se sembra proprio essere “Monarchy Of Roses” il vero capolavoro della release. È vero, non saranno più la band di una volta, ai cui concerti la gente usciva senza denti, ma è giusto così, si evolve, si cambia, l’importante è che a non cambiare siano l’attitudine e la voglia di divertirsi sul palco. Mattatore della serata, come logico, è Flea: sempre vestito col minimo indispensabile, il bassista interagisce in continuazione col pubblico, molto più dello stesso Kiedis e soprattutto regala momenti sublimi con lo strumento di cui ormai è uno dei simboli assoluti.  Leggero cambio di scaletta rispetto alla serata di Torino, spesso solo nell’ordine di esecuzione dei brani, con due elementi immutati: la sorprendente cover grunge di “Io Sono Quel Che Sono” eseguita da Josh Klinghoffer e le improvvisazioni continue della band, che conclude lo show con una jam session folle di dieci minuti in coda a “Give It Away”. Band nel pieno della maturità artistica.

Luca Garrò. Video di Torino tratti da YouTube.

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