Renato Zero – Palalottomatica, Roma 17 novembre 2009

I Latini lo dicevano: in nomen omen, ovvero “nel nome c’è il destino”… Renato dopo gli ultimi tour semi-deludenti ed un album decisamente ingiustificabile, sia per la quantità che per la qualità, è letteralmente Renatus, “Ri-nato”!


In realtà Zero ci ha abituati da decenni a ritorni e rinascite inaspettate e con la grande onestà che lo contraddistingue ha sempre ringraziato il suo pubblico, caloroso quanto critico, per averlo “educato” nel migliore dei modi.

Il concerto, una delle tappe romane dello ZeroNove Tour, si è aperta con il commovente classico “Vivo”, una partenza che colpisce subito al cuore, non avrebbe avuto senso in effetti, dopo la spettacolare carrellata antologica dei vecchi abiti zero-folli e delle copertine dei 30 album dell’Artista romano, partire con un pezzo nuovo. Subito lacrime, subito poesia.

Si accelera il ritmo con la valida “Ancora qui”, singolo dell’ultimo album “Presente”.

Ma le chicche assolute devono ancora arrivare, uno dei momenti più emozionanti è certamente dato dall’esecuzione di “Qualcuno Mi Renda l’Anima” in una versione molto convincente e sentita

“Qualcuno Mi Renda l’Anima” è estratto dal secondo album di Renatino nostro, “Invenzioni” (anno 1974), e da quell’incredibile seconda opera vengono pescate, nel corso della serata, anche “113” ed il capolavoro “Inventi”, uno dei testi più belli in assoluto di tutto il repertorio zeriano, canzone della quale il Nostro non si è mai dimenticato nel corso dei vari tour e che racconta, usando una “metafora pittorica”, dell’atto creativo artistico.

Qualche parola va spesa anche per “Potrebbe essere Dio” e “Figaro” che ci riconsegnano un Renato che sembrava fosse sparito per sempre! Uno Zero-profeta che tende la mano agli “zeri del Mondo”, agli emarginati che lo amano per quello che di loro stessi trovano in lui (e non la Sora Renata brava ad arruffianarsi i “sorcini” dell’ultima ora).

È giusto però parlare anche dei momenti bassi, che a dire la sincera verità, è un singolo momento, ovvero quello del duetto con Mario Biondi in “Non smetterei più”. Questa storia dell’ospite ha stufato, andando a vedere Renato Zero mi sono visto Giorgia, Alexia, Michele Zarrillo ed altri personaggi di questo genere… la volta che mi ha detto bene ho beccato Gigi Proietti e Gino Paoli, ma comunque se l’ospitata diventa routine (e di tale livello) meglio che non ci sia!

Per il resto promuovo il concerto a pieni voti anche se l’inedito dal titolo “Un brindisi agli unici” non mi convince.

Si chiude con “I Migliori Anni della Nostra Vita” che era stata abbandonata nel corso dell’ultimo tour e le era stata preferita “Il Cielo”.

Renato Zero dopo aver fatto per anni sempre lo stesso concerto-antologico con tutti i classici “Triangolo”, “Cercami”, “Nei Giardini che Nessuno Sa”, “Amico”, ecc, tentò nel 2007 il concerto delle canzoni perdute lasciando, erroneamente, la scaletta quasi orfana di classici (anche se per chi, come me, lo aveva già visto più volte poteva far anche piacere), con questo ZeroNove Tour è giunto alla sintesi perfetta: Ha dimostrato che anche senza molti classici (scegliendone pochi ma “giusti”) si può giungere a stilare una scaletta ben equilibrata e capace di accontentare tutti i palati.

Da un punto di vista prettamente “fisico” e “di palco” Zero mi è parso visibilmente in forma ed inaspettatamente atletico, ha osato un po’ di più del solito nel cambio dei vestiti e nell’eccentricità degli stessi, ma sempre in modo misurato e stando ben attento a non diventare la caricatura di se stesso, dello Zero anni ’70. Insomma dopo due recensioni “bacchettone” mi ritrovo felicemente qui ad applaudire e ad inchinarmi di fronte a questo Artista unico, a questa splendida fenice Ri-nata!

Setlist: Vivo – Ancora qui – Questi Amori – Emergenza Noia – Mentre Aspetto Che Ritorni – Qualcuno Mi Renda L’Anima – L’Incontro – Inventi – Potrebbe Essere Dio – Non Smetterei Più (con Mario Biondi) – Salvami – L’Ormonauta – Almeno Una Parola – Ambulante – Quando Parlerò Di Te – Morire Qui – Un’Altra Gioventù – 113 – Figaro – Professore – Felici E Perdenti – Il Sole Che Non Vedi – Buon Natale – Un Brindisi Agli Unici (inedito) – I Migliori Anni Della Nostra Vita

Paolo Bianchi   

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