Il concerto che Renato Zero ha tenuto allo stadio Olimpico di Roma il 3 Giugno ha avuto i suoi pro ed i suoi contro. La cosa positiva e che i pro sono stati molto “pro” ma la cosa negativa è che i contro sono stati veramente molto negativi.
Prima cosa evitabile era la penosa sigla che ha aperto e chiuso lo show, una cosa triste con ballerini stile Maria de Filippi che cantavano in playback (ovviamente) slogan imbarazzanti del tipo “Tutti per Zero e Zero per tutti”.
Inizialmente il cantante doveva essere accompagnato in questo MPZero Tour da un’orchestra, poi l’orchestra è stata liquidata (e comunque pagata) e ad essa è stato preferito questo corpo di ballo.
Nell’ultimo tour, denominato Zeromovimento, il palco era a forma di vinile, questa volta invece ha assunto le sembianze di un gigantesco MP3 per sottolineare evidentemente quanto Renato Zero sia riuscito ad essere un vero fenomeno intergenerazionale.
Finalmente, dopo qualche interminabile minuto di sigla, arriva Lui, con un brano che molti fan attendevano da anni “Io Uguale Io” dall’album Zerolandia (1978). Due cose risaltano già da subito: la prima è il fatto giustificabile che Renato non si muova più come fino a poco tempo fa, ma gli anni passano anche per lui ed è comunque in grado di sfoggiare una voce assolutamente perfetta e di sostenere grandi concerti; la seconda, imperdonabile, è l’assoluta mancanza di entusiasmo da parte di un pubblico che non balla, non canta e nemmeno si alza in piedi ad applaudire! I concerti di Renato a Roma sono sempre stati dei fenomeni assolutamente straripanti di entusiasmo ed invece questa sera qualcosa non va, evidentemente di “sorcini” veri ce n’erano veramente pochi…
Sin da subito si intuisce che sarà una grande scaletta, Zero regala quasi trenta canzoni alternando pezzi stranoti a tutti (Cercami, Dimmi chi dorme accanto a me, Spiagge, Il Cielo…) a brani più ricercati e rimasti a risuonare soltanto nei dischi per molti anni (Infiniti Treni, l’Ambulanza, Artisti, Profumi Balocchi e Maritozzi…).
Renato è comunque abbastanza in forma e parla molto col pubblico, fa anche salire sul palco due ragazze e ringrazia tutti i romani che hanno dimostrato fedeltà a questo rapporto d’assoluto amore, un rapporto che dura esattamente da quarant’anni!
Una piacevole sorpresa sono stati gli ospiti della serata, due personaggi che hanno fatto parte della Storia dello spettacolo italiano, ovvero Gino Paoli, che ha cantato un medley di alcuni suoi successi e la bellissima “Magari” di Renato Zero e il romanissimo Gigi Proietti che, tra le altre cose, ha intonato la canzone popolare “Serenata Sincera”.
Il concerto è durato tre ore e dieci minuti, il tempo appena necessario per rendere l’idea della vastità e varietà della produzione di Zero.
E’ stato bello ed emozionare sentire Renato cantare versi come: “Amo… le mie prime note, trucchi ed altre magie, le giornate spese, nelle trattorie… Amo i giorni duri e qui volti scuri, aspettando un si…”.
Ultima canzone proposta non è stata la solita “I Migliori Anni Della Nostra Vita” bensì “Il Cielo” come accadeva ai tempi del tendone, tempi in cui un concerto di Zero era, per forza di cose, un’esperienza molto diversa. Una scelta questa che ha risvegliato una dolce nostalgia in quelli che ricordano quei tempi, i concerti di trent’anni fa e più, come ad esempio la signora accanto a me che non finiva di ripetere tra sorrisi e lacrime “Pe’ me ce stanno solo Renato e Bruno Conti!”
In definitiva si può dire sia stato un concerto bello, non entusiasmante, ma bello. Non certamente il migliore degli ultimi cinque anni nonostante la scaletta molto ben fatta, forse meritavamo qualcosa di più ma sicuramente meritava Lui stesso qualcosa di più dal pubblico.
Setlist: Io Uguale Io – Niente Trucco Stasera – Svegliatevi Poeti – Infiniti Treni – Siamo Eroi – Cercami – Ostinato Amore – L’Ambulanza – Il Maestro – Dimmi Chi Dorme Accanto A Me – Artisti – Profumi, Balocchi e Maritozzi – Sono Innocente – Che Cosa C’è (di Gino Paoli cantata da Renato Zero) – Medley: Senza Fine, Sapore Di Sale, Una Lunga Storia D’Amore (cantata da Gino Paoli), Sosia – Immi Ruah – Baratto – Accade – Serenata Sincera (cantata da Gigi Proietti) – Spiagge – Sesso O Esse – Magari (cantata da Gino Paoli) – L’Impossibile Vivere – Triangolo – D’Aria E Di Musica – Fammi Sognare Almeno Tu – Il Cielo.
P.B.