La branca italiana del tour 2017 dei Simple Minds ha preso il via venerdì 21 aprile al Teatro Colosseo di Torino: di seguito, le foto e il report del concerto. La tournée, intitolata “Simple Minds Acoustic“ presenta i classici del complesso in una versione “unplugged”, e per l’Italia ha previsto una lunga serie di appuntamenti: ben sei. Dopo Torino infatti i Simple Minds suoneranno ad Ancora, Roma, Bologna, Firenze e Milano; i dettagli sulle date e sui prezzi dei biglietti sono disponibili qui.
Il report del concerto
Per vent’anni i Simple Minds hanno valutato la possibilità di cimentarsi in un tour acustico. Vent’anni che in questo caso sono la perfetta metà di una lunga e straordinaria carriera. Ci hanno messo un po’, ma alla fine si sono decisi e hanno scelto di onorare l’Italia con una delle leg più corpose: ben sei date nella penisola per questo Simple Minds Acoustic Tour.
Ad aprire la serata c’è un nome che merita tutta l’attenzione che la platea torinese è in grado di offrire: KT Tunstall. La cantautrice scozzese scuote la prestigiosa venue con tutta la sua grinta blues e prepara il terreno per gli headliner, pronti a prendersi i riflettori pochi minuti dopo le 21.
Jim Kerr ci scherza su: “l’abbiamo fatto per i soldi”. Sappiamo benissimo che la formazione scozzese non ha certo bisogno di cambiare format per battere cassa – d’altronde 60 milioni di dischi venduti e quarant’anni di concerti parlano chiaro – ma è pur vero che una rinfrescata del genere sarebbe in grado di far mettere mano al portafogli anche a meno nostalgici. Perché in effetti i Simple Minds sono in quel momento del percorso artistico in cui il nuovo materiale rischia sempre di essere solo un pretesto di scarsa attrattiva e i Greatest Hits – specialmente nelle scalette dei tour – di delinearsi come uno sfizio o poco più. Per fortuna i Nostri hanno deciso di reinventare i propri classici in maniera sorprendentemente originale. Chi si aspetta uno show intimo non può che rimanere spiazzato. Per quanto unplugged, il concerto di Torino risulta tutt’altro che introspettivo. Ci si diverte, ci si lascia coinvolgere dagli arrangiamenti frizzanti e dall’incedere delle percussioni di Cherisse Osei, e restare seduti sulle comode poltrone del Teatro Colosseo diventa sempre più difficile, pezzo dopo pezzo.
A partire da “New Gold Dream”, passando per la coinvolgente “See The Lights” e l’imprescindibile “Someone Somewhere in Summertime”, fino ad arrivare alle hit senza tempo quali “Don’t You” e “Alive and Kicking”, i Simple Minds appaiono senza età, alleggeriti dalla voglia di divertire.
Kerr è incontenibile: parla in italiano (forte della sua vita divisa tra Glasgow e Taormina), scherza con l’inseparabile chitarrista Charlie Burchill, balla con lo stile che da sempre lo contraddistingue. La voce non è più quella di un tempo, ma la classe rimane quella inconfondibile di chi ha scritto alcune tra le più memorabili pagine della New Wave anni Ottanta.
Uno spettacolo pieno di sorprese, che riesce proprio lì dove il rischio di essere poco interessanti è pressante. Un concerto che non si limita alla mera autocelebrazione, ma sembra studiato per dar valore ad ogni singolo euro speso dal pubblico.
Le foto del concerto
A cura di Omar Lanzetti.