Non mi aspettavo molto da questo concerto. Credevo che Billy oramai fosse spompo e con pochissima voglia di darci dentro. Bè, come spesso capita credevo male, sono stato smentito e son uscito dal palazzetto col sorriso sulle labbra.
Gli Smashing Pumpkins sono tornati in tour e hanno offerto una perfomance di tutto rispetto, specialmente se consideriamo il fatto che questo gruppo era morto e sepolto fino a un paio d’anni fa. Oltre due ore di musica, di quell’alternative rock graffiante e sornione che faceva tanto piacere sentire più di tredici anni fa.
D’accordo, non hanno fatto “Zero”, ma hanno pestato duro, quasi oltre qualsiasi aspettativa, dando spazio al nuovo “Zeitgeist” che dal vivo guadagna diversi punti.
Il pubblico si è ovviamente scatenato sulle hits storiche ed è rimasto tutto sommato freddino anche sulla sparata “Tarantula”.
Corgan è rimasto favorevolmente impressionato dalle ovazioni che un Forum quasi tutto esaurito gli ha dedicato, rimanendo sullo stage per diverso tempo a concerto finito. Promossi, non con voti assurdi ma promossi, se non altro sembra che abbiano ancora voglia, vedremo cosa succederà nei prossimi anni.
P.L.
Più che un concerto si è trattato di un piccolo evento se pensiamo a quanto tempo è passato dall’ultima esibizione in Italia del gruppo capitanato da Billy Corgan. Prima lo scioglimento del 2000, poi il progetto Swan, crollato miseramente, ed infine l’uragano di qualche mese fa, avevano fatto pensare ad un accanimento del fato contro il ritorno sul nostro suolo del buon Billy. Ma finalmente questo 2008 appena iniziato ha permesso ai numerosi fan italiani di godersi quello che è indubbiamente uno dei gruppi più influenti degli anni 90. Gli unici dubbi riguardavano la nuova line-up, ma i musicisti scelti da Corgan si sono rivelati davvero all’altezza, non facendo quasi rimpiangere i loro illustri predecessori. D’altra parte mica tutti hanno l’intelligenza di Axl Rose, che si circonda di cialtroni per portare in giro il nome Guns N’ Roses…
Lo show si è dimostrato davvero di alto livello, grazie soprattutto ai pezzi meno recenti, anche se personalmete ho preferito di gran lunga canzoni come la splendida “United States” o “Tarantula” a quelli ripescati dalla penultima fatica del gruppo (che tra l’altro era ancora quello semi originale…). Molto belle anche le parti acustiche ( “Perfect” e “1979”) in cui i toni particolarissimi di Corgan hanno messo i brividi a più di uno di noi. Tra i momenti di maggior estasi la prima mezz’ora, in cui distinguere tra sogni, ricordi e realtà è stato difficile per chiunque si trovasse ad Assago, e l’incredibile esecuzione di “I Don’t Mind”, proposta nei bis ed urlata dall’intero palazzetto dall’inizio alla fine (come del resto quasi il resto dei pezzi). Uniche note negative il sold out non raggiunto (forse per un certo scetticismo) e la mancanza nella scaletta di “Zero”, attesa invano fino al riaccendersi delle luci.
L.G.
Setlist: Porcelina Of The Vast Oceans, Behold! The Nightmare, Bring The Light, Tonight Tonight, Mayonnaise, Try, Try, Try, Superchrist, (Come On) Let’s Go!, Stellar, Perfect, Lily (My One And Only), The Rose March, Today, Tarantula, Stand Inside Your Love, Ava Adore, Drown, Bullet With Butterfly Wings, 1979, That’s The Way (My Love Is), My Blue Heaven, The Everlasting Gaze, Cash Car Star, Daydream, Wound, United States, I Don’t Mind, Cherub Rock