Steve Hackett – Stazione Birra, Roma 15 marzo 2009

Foto di Paolo Bianchi

Steve Hackett torna ad esibirsi alla Stazione Birra di Morena (Roma). L’ultima volta che era passato di qui aveva proposto al pubblico un concerto acustico, questa volta invece sul biglietto la dicitura “Electric Band” è scritta grossa quanto il nome dell’artista!

L’ex-Genesis suona magnificamente per due ore circa alternando pezzi solisti a classici della storica band progressive e a brani inediti, fra i quali uno scritto insieme a Chris Squire (ex-Yes). I musicisti che accompagnano Hackett in questo tour 2009 sono il sassofonista e flautista Rob Townsend, il tastierista Roger King, “l’androgino” bassista Nick Beggs ed il batterista-cantante (ottimo!) Gary O’Toole.
Il concerto inizia verso le 22:30 con l’inedito “Fire on the Moon”, si prosegue con “Every Day”, “Ace of Wads” eseguita integralmente, “Pollution B”, “The Steppes” (brano d’apertura dell’album “Defector”) e con la particolarissima (per alcuni fan anche troppo) ““Dark Town”, un brano quest’ultimo certamente d’effetto.
E’ poi il turno di “Slogans”, pezzo che sarebbe risultato adeguato anche ad aprire la scaletta, l’acclamatissima “Serpentine Song” e la storica “Firth of Fifth”, eseguita per intero.

Foto di Paolo Bianchi

Anche se, come detto, il concerto è di matrice elettrica, Steve ci regala un commovente intermezzo acustico (tra le altre “Horizons”) prima di proseguire con brani come “Walking Away From Rainbows”, “Mechanical Bride” (forse il pezzo meno gradito della serata, si fa per dire!) ed altri strepitosi brani suonati con tanta naturalezza quanta impressionante bravura da tutti i musicisti presenti sul palco della Stazione Birra, veramente stracolma per l’occasione. Il pubblico è entusiasta ma anche silenzioso, attento a scrutare ogni minimo movimento delle dita del chitarrista di Pimlico, è occupato a non farsi sfuggire neanche una nota proveniente da questo magnifico fiume in piena e la relativamente modesta dimensione della location lo aiuta a godere di un qualcosa si così stupendamente intimo. Non c’è dubbio, la classe non è acqua, e di classe Steve Hackett ne ha veramente tanta!

Dopo altre magnifiche esecuzioni viene lasciata a “Los Endos” la chiusura pre-bis del concerto. Per i bis vengono suonate “Storm Chaser” (è questo il brano scritto insieme a Squire) e “Clocks”. E’ finito… è quasi l’una… domani sveglia presto… ma sarebbe stato imperdonabile perderselo!

Paolo Bianchi

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