Il gruppo britannico punk rock The Stranglers ha chiuso la sua visita in Italia con la data di ieri sera al Teatro della Concordia di Venaria Reale (TO), dopo altre due date il 30 novembre a Ciampino e il 1 dicembre a Bologna. Ad accoglierli un pubblico – purtroppo – non molto numeroso ma sicuramente caloroso. In apertura i Ruts D.C., band reggae/punk inglese in attività tra anni settanta e ottanta.
Il concerto comincia con “Waltzinblack”, un perturbante valzer elettronico esclusivamente strumentale tratto dal disco “The Gospel According to the Meninblack” (1981). La prima effettiva canzone è la title track dell’album “The Raven”, seguita dalle elettroniche sensazionali di “(Get a) Grip (on Yourself)”. Subito dopo la band salta in avanti nel tempo con l’ipnotica ed inquietante “Midnight Summer Dream”, brano le cui strofe sono parlate invece che cantate rendendo il lavoro ancora più lugubre.
Dopo il punk britannico alla Clash condito da elettroniche isteriche di “Nice ‘N’ Sleazy” gli Stranglers riscaldano il pubblico con il rock più moderno di “Unbroken”, seguita da uno dei più grandi successi della band a livello internazionale: “Golden Brown”, un simil-valzer dissonante e malinconico.
Da citare ancora la stupenda cover di “Walk On By”, hit di Dionne Warwick, e il climax ascendente delle ultime quattro tracce; “Something Better Change”, “Relentless”, “Hanging Around”, “Tank” e, dopo l’encore, “No More Heroes” introdotta da violente percosse sulle corde del basso che fanno vibrare il teatro. Un bel concerto in sintesi, la cui unica pecca è forse la sbrigatività della band nell’eseguire tutti i brani uno in fila all’altro quasi senza soluzione di continuità.
Alberto Riccardino