Una Nave In Una Foresta Tour è attraccato il 13 novembre 2014 al Pala Alpitour di Torino e, come nei giorni precedenti tutti i componenti della band ci hanno tenuto a precisare, non era una data qualunque. Giocare in casa ha sempre il tuo peso, soprattutto se casa tua è Torino e ti chiami Subsonica.
La scaletta lascia spiazzati, potrebbero tranquillamente chiamarlo “Hai paura di Microchip Emozionale Tour” se non fosse che a quasi vent’anni dagli esordi, i Subsonica hanno ancora materiale nuovo che valga la pena di essere suonato dal vivo. Per metà infatti la setlist della serata è costituita dai brani del nuovo album che si fanno apprezzare moltissimo nella versione live. L’altra metà, fatto salvo di quale piccolissima eccezione è costituita da “Microchip Emozionale”, secondo album della band e, senza ombra di dubbio, il loro vero capolavoro. Una scaletta che fa vittime illustri, dimenticandosi completamente del primo album, e che ci regala una versione di “Tutti I Miei Sbagli” da brividi ma ovviamente meno “pugno nello stomaco” rispetto alla veste elettronica a cui siamo abituati.
Due ore e venti di musica, tre uscite di scena per uno spettacolo che merita di essere visto. Ieri sera ero al palazzetto con un mio amico, al battesimo live con i Subsonica. Io ormai veterano mi sono sentito quasi in dovere di svelare piccoli segreti di ogni pezzo. Così facendo mi sono accorto di come i Subsonica siano riusciti come pochissimi altri a costruire un microcosmo intorno ad ogni loro canzone. Gli errori di Samuel su “L’Odore”, i salti di Boosta su “Perfezione”, quell’inno generazionale che è “Aurora Sogna”, le mani in alto de “Il Cielo Su Torino” (indimenticabile la loro versione dedicata a Caterina Farassino diversi anni fa proprio nella loro città).
Come già detto il nuovo album, che apre il live con le prime quattro tracce una di fila all’altra, non sfigura, anzi, si esalta in versione concerto. Quello che però personalmente più mi ha colpito è stato questo ripescare a piene mani da un album del 1999, e accorgersi che pezzi come “Perfezione” o “Depre” si trovano perfettamente a loro agio oggi a percorso di maturità completato.
Una seconda giovinezza per questi ragazzi che ormai proprio tanto ragazzi più non sono, che per oltre due ore non si risparmiano sul palco in uno show che – bisogna ammetterlo – in Italia nessun’altra band è in grado di regalare, considerando anche il prezzo del biglietto. Uno spettacolo degno dei migliori live internazionali, tutto Made In Turin.
Fotografie a cura di Alessandro Bosio.