“Una festa di fine estate”. Ecco come Samuel ha definito l’ultima tappa del “In Una Foresta Tour” all’Estathé Market Sound di Milano, tenutasi il 19 settembre 2015. Ed è stata una festa sia per i Subsonica sul palco, sia per noi che, per l’ennesima volta, saltavamo come degli ossessi sotto il palco.
Avrò perso il conto delle volte che ho visto un concerto della band di Torino, così come non riesco più a fare mente locale degli anni che passano, delle sfighe, degli amori che vanno e vengono, dei gusti musicali che migliorano (o peggiorano, a seconda dei punti di vista), ma una cosa è certa: Boosta & co ci sono sempre stati, per quanto mi riguarda da diciotto anni, e sempre ci saranno. È la promessa che mi faccio alla fine di ogni loro show. Sarà quella loro piemontesità, con quell’accento che quando sei a casa ti fa venire voglia di scappare ma che poi, quando lo senti fuori dai confini sabaudi, profuma di casa.
Ma tralasciando il mio personalissimo excursus nel viale delle rimembranze, il live che i nostri ci hanno regalato è stato degno della loro consueta energia. Certo, la fatica delle innumerevoli date che li hanno visti on the road per tutta Italia senza sosta in questi mesi estivi si è fatta sentire, ma poco importa: i Subsonica sanno bene quali cartucce sparare per conquistarsi subito il pubblico, e infatti, senza troppi complimenti, parte “Colpo di pistola”. Già senza voce dal primo pezzo, si continua a sgolarsi con i pezzi più recenti (vedi “Lazzaro”) così come con quelli stranoti (“Discolabirinto”, che ha sempre il potere di trasformare chiunque, dall’adolescente con pretese da alternativo al padre con figli al seguito, in un ballerino da rave).
L’alternarsi quindi tra gli ultimi successi e i pezzi che hanno fatto la fama della band è stato un atto quasi dovuto, dal quale sono usciti vincitori questi ultimi, ma che ha fatto brillare una manciata di perle più attuali (bellissima “Specchio”, solo per citarne una). Ma il momento più atteso del concerto, almeno per la sottoscritta, è quando Samuel finge di lasciare libera scelta tra i brani più romantici e quelli più aggressivi, sapendo bene che sottopalco la gente non vede l’ora di liberare lo zarro che è in ognuno di noi: il trittico “Veleno”, “Depre” e “Liberi tutti” non lascia scampo a nessuno. Se proprio vogliamo trovare una pecca, si è sentita la mancanza di “Aurora Sogna”, ma ci saranno altre occasioni per farsi perdonare.
Tra conferme e sorprese (“L’odore” è stata una gran bella mossa), lo show arriva alla sua conclusione, salutandoci sulle note di una versione di “Tutti i miei sbagli” spogliata della veste elettronica e molto più viscerale. E per tutti quelli che come me, mentre scuotevano la testa al ritmo della techno proposta dal dj Pisti al termine dello show, si ripromettevano di tornare al più presto al loro consueto appuntamento annuale con i Subsonica, l’annuncio di un nuovo tour invernale nei club è stato un gran bel modo di dirsi arrivederci.
Subsonica – Scaletta concerto Milano, 19 settembre 2015
01. Colpo di pistola
02. Lazzaro
03. Attacca il panico
04. La glaciazione
05. Discolabirinto
06. Nuvole rapide
07. Nuova ossessione
08. Up patriots to arms
09. I cerchi degli alberi
10. Di domenica
11. Strade
12. Specchio
13. Veleno
14. Depre
15. Liberi tutti
16. Il diluvio
17. L’errore
18. Piombo
19. Benzina ogoshi
20. Io sto bene (cover dei CCCP)
21. Preso blu
22. L’odore
23. Tutti i miei sbagli